Il popolo ticinese non ha mancato di dimostrare la propria solidarietà verso il popolo ucraino, inviando donazioni, organizzandosi per portare cibo, vestiti, medicinali sul territorio in guerra e accogliendo dei profughi in appartamenti o soluzioni abitative di privati. Adesso però c’è chi chiede chiarezza sull’attuale situazione, che a detta dei firmatari dell’interrogazione inoltrata quest’oggi da Lega, Udc e Udf alla città di Mendrisio, andrebbe meglio regolamentata.
“Se nell’emergenza è regnata un po’ di confusione sul ruolo e sulle responsabilità dei privati che hanno accolto e delle istituzioni, adesso questa situazione dovrebbe essere chiara e regolamentata” si legge nel testo “Confusione che assieme a notizie negative di aumenti di costi generalizzato e penuria di materie prime che mettono in crisi artigiani e produzioni hanno portato la popolazione a guardare alla situazione con occhio più critico”.
L’interrogazione pone diversi quesiti alla città di Mendrisio, legati alla situazione attuale e futura della gestione dei profughi provenienti dall’Ucraina. Viene ad esempio chiesto quanti siano e quanti alloggi siano stati messi a disposizione; come verrà gestito l’inserimento scolastico dei bambini e se potrà capitare che bambini residenti non abbiano accesso alla scuola d’infanzia, ma anche se “questa integrazione potrebbe rallentare o peggiorare l’istruzione nelle nostre scuole comunali per un problema di inserimento e di lingua”; infine si domanda quanti di questi profughi abbiano già trovato lavoro o stiano esercitando un’attività indipendente.
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