
Il bullismo a scuola è un tema ancora oggi di attualità. A confermarlo la lettera ricevuta da Ticinonews da parte di una madre di un ragazzo che frequenta una scuola media del Locarnese, la quale racconta come suo figlio sia stato vittima di aggressioni fisiche da parte di un coetaneo. Atti di bullismo che sono stati perpetrati nonostante il direttore fosse a conoscenza della situazione.
Ma è possibile che le autorità scolastiche soprassiedano di fronte a certi episodi? E se intervengono, le misure intraprese sono risolutive o perlomeno proporzionate alla gravità dell'atto di bullismo compiuto? Lo abbiamo chiesto a Esther Lienhard Salek, del Servizio di Sostegno Pedagogico delle Scuole Medie Lugano Est.
Esther Lienhard Salek, un genitore ha scritto a Ticinonews lamentandosi della leggerezza provvedimenti che il direttore avrebbe preso nei confronti di un ragazzo ritenuto responsabile di atti di bullismo ai danni del figlio...Sinceramente non conosco un direttore che non metta in atto le adeguate misure contro il bullismo, magari coinvolgendo chi di dovere per chiarire gli episodi e trovare soluzioni. Da diversi anni le scuole trattano questa tematica con molta serietà, con giornate formative all'interno degli istituti e informando gli alunni sulle conseguenze penali che si possono avere in seguito a determinati comportamenti. Inoltre si fa prevenzione rendendo attenti i ragazzi sui rischi in cui si può incorrere sul web senza la necessaria consapevolezza. La scuola ticinese sta investendo molte risorse su questi aspetti e così anche le società sportive.
Tuttavia, nonostante il lavoro di prevenzione, si registrano ancora casi di bullismo...Il tempo passato a scuola è solo una percentuale della giornata di un allievo e non tutti i messaggi vengono necessariamente accolti. E non è facile controllare i comportamenti di un ragazzo quando è fuori casa o magari quando è in camera sua di fronte al computer. A questo proposito, ho l'impressione che ci vorrebbe un uso più controllato dei mezzi informartici. A volte vedo ragazzi arrivare a scuola stravolti, dopo un'intera nottata passata di fronte a un Pc o alla Playstation.
Come si interviene se viene denunciato un caso di bullismo? Per prima cosa si analizza la situazione, cercando di capire chi sono i responsabili. Perché il bullo non è solo quello "attivo", che commette l'atto. Ma ci sono anche coloro che, passivamente, ridono e osservano senza fare niente, anzi incentivando il bullismo nei confronti della vittima designata. A quel punto si interviene con riunioni straordinarie per organizzare una serie di attività dentro e fuori la scuola, sfruttando questi momenti per un percorso formativo e di crescita. E' importante che tutti abbiano consapevolezza del proprio ruolo e delle proprie responsabilità, insegnando il rispetto reciproco e delle ripercussioni sulle altre persone delle proprie azioni.
E quali misure si prendono nei confronti del principale autore di un atto di bullismo?Chi ha compiuto certe azioni spesso non si riconosce come bullo, ma è convinto che in fondo fosse solo un gioco. Dobbiamo quindi far capire che si tratta di fatti gravi e che il limite è superato. Per questo merita di essere riconosciuto come tale e si prendono i necessari provvedimenti disciplinari, analizzando ogni singolo caso e prevedendo un percorso educativo mirato.
Cosa consigliate di fare a un ragazzo vittima delle angherie dei bulli?Capita che i ragazzi preferiscano non dire nulla, perché si sentono delle spie. Ma invece è giusto denunciare comportamenti di violenza, sia fisica che psicologica, che non possono essere tollerati a scuola. Per questo invito chi è vittima di bullismo a parlarne con persone di loro fiducia, in modo da non essere soli quando affrontano questo tipo di problema.
MS
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