Ticino
"Vitta, biancaneve e la mela avvelenata"
"Vitta, biancaneve e la mela avvelenata"
"Vitta, biancaneve e la mela avvelenata"
Redazione
7 anni fa
I Verdi si oppongono al "regalo velenoso" del ministro dell'economia: "Come sempre si vendono lucciole per lanterne"

"La favola di Biancaneve e i sette nani avrà presto un nuovo personaggio, a porgere la mela avvelenata il ministro dell’economia Christian Vitta. Nella realtà, come nella favola, il frutto avvelenato pare dolcissimo e succoso ma è solo una mera illusione: in verità si rivela amara sia per Biancaneve che per i cittadini ticinesi".

Così i Verdi del Ticino commentano la proposta del direttore del Dipartimento delle finanze di abbassare il moltiplicatore d'imposta cantonale del 5%. Una mossa che il movimento ecologista interpreta come l'inizio della campagna elettorale. 

"Il ministro Vitta, con il suo imperturbabile sorriso, getta in pasto alla stampa l’ultima di una lunga serie di dissennate proposte, quella di abbassare il moltiplicatore cantonale d’imposta del 5%" commentano i Verdi. "Ovviamente senza passare prima nel luogo preposto, ovvero il governo".

Il movimento sottolinea di opporsi a questo "regalo solo all'apparenza generoso" e spiega perché, prendendo l'esempio di una famiglia ticinese media, con due figli a carico e con un reddito annuo di 70mila franchi: "Con la riduzione proposta da Vitta la famgilia pagherebbe 170 franchi in meno d’imposte l’anno, poco più che 10 franchi al mese. In compenso già negli scorsi anni, per permettere questi regali fiscali la famiglia ha già perso qualche migliaia di franchi all'anno di sussidio cassa malati".

La situazione è invece diversa per un'altra persona, sempre con due figli a carico, ma con un reddito da 250'000 franchi. "Ne risparmierebbe 1'360" sottolineano i Verdi, secondo cui le "magie fiscali" portano grandi vantaggi a chi non ha bisogno. "La differenza di risparmio è abissale, ancora una volta da Bellinzona cercano di venderci lucciole per lanterne".

"È davvero questa la gestione finanziaria di cui ha bisogno il nostro cantone?" si chiedono i Verdi. "Regali fiscali a chi non ne ha necessità? Come quelli per attirare imprenditori che devastano il nostro territorio alimentando il dumping salariale? Vogliamo davvero continuare sulla strada di uno sgravio in favore di pochi che si compensa subito dopo con la diminuzione di prestazione e servizi per tutti?"

"Questo cantone" proseguono i Verdi, "sta diventando il fantasma di sé stesso, con le casse che si svuotano, i servizi che diminuiscono, i cittadini del ceto medio che si impoveriscono sempre più". I Verdi del Ticino lanciano quindi un grido d’allarme ai cittadini: "Aprile si avvicina a grandi passi, gli elettori possono correre ai ripari! Non lasciamo che l'individualismo delle lobby della grande economia e i loro burattini a Palazzo delle Orsoline facciano il bello e il brutto tempo di questo cantone".

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