Ticino
Vigneti, è un Ticino spaccato in due
Daniele Coroneo
3 anni fa
È la descrizione che ci fa Andrea Conconi, direttore di Ticinowine. Alcuni viticoltori testano nuovi vitigni, ma il caldo ha già in parte cambiato le abitudini dei consumatori

Negli scorsi giorni abbiamo più volte parlato delle difficoltà vissute dall’agricoltura in questo periodo di forte siccità. La viticoltura non fa eccezione. Quello di Andrea Conconi, direttore di Ticinowine, è un osservatorio privilegiato sul mondo del vino ticinese. “Anche la vigna, benché sia una pianta mediterranea, inizia a soffrire per questa mancanza d’acqua. Il problema è particolarmente sentito per le piante giovani e che presentano delle radici che non riescono ad andare in profondità”.

Diviso in due
A livello regionale, Andrea Conconi ci descrive un cantone spaccato in due: “Da inizio anno, nel Locarnese è caduto il doppio delle precipitazioni rispetto al Sottoceneri. In generale, la situazione delle vigne sopracenerine e dell’Alto Luganese è un po’ migliore, rispetto soprattutto al Mendrisiotto, dove il problema è più sentito”.

Nuovi vitigni
A Sud delle Alpi, “vino” fa tradizionalmente rima con “Merlot”. Tuttavia, con un clima che sembra portare il Ticino a latitudini sempre più mediterranee, c’è chi prova nuovi vitigni. “Cambiare radicalmente comunque non è facile”, precisa Conconi. “Quando si pianta un vigneto, la sua durata di vita dovrebbe aggirarsi attorno ai trent’anni. Alcuni viticoltori hanno piantato del Cabernet, del Cabernet Sauvignon o della Syrah. Si tratta di vitigni più tardivi rispetto al Merlot, la cui qualità resta comunque molto alta”, così come la sua predominanza quasi incontrastata sul territorio.

Bianco vs. rosso
Il caldo, quindi, non riesce a cambiare il vitigno di riferimento in Ticino, ma ha già in parte mutato le abitudini dei consumatori. “Queste temperature invitano le persone a bere più vini bianchi e rossi leggeri rispetto a dei rossi più strutturati”, conferma il direttore di Ticinowine. Questa tendenza non si limita tuttavia alla torrida estate che stiamo vivendo: “È un’evoluzione che osserviamo già da alcuni anni. Il consumo del vino bianco è in aumento. Che sia anche questo dovuto al cambiamento climatico?”.

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