Ticino
Vietare le bici al Parco Ciani? 'Ci sono già controlli'
Vietare le bici al Parco Ciani? 'Ci sono già controlli'
Vietare le bici al Parco Ciani? 'Ci sono già controlli'
Redazione
6 anni fa
Il Municipio di Lugano ha risposto a Ugo Cancelli sui ciclisti indisciplinati: "Meglio una politica di sensibilizzazione"

Un eventuale divieto per i ciclisti al Parco Ciani dovrà sottostare ad una "preventiva valutazione da parte del Municipio", assieme alla Sezione della mobilità ciclo-pedonale del Dipartimento del territorio, che hanno allestito un tracciato di interesse regionale, denominato "La Via del Lago", che comprende anche gli accessi da Corso Elvezia e Viale Carlo Cattaneo. Così il Municipio di Lugano risponde al consigliere comunale Ugo Cancelli (PLR), che aveva chiesto di vietare l'accesso alle biciclette in questi tratti per i troppi ciclisti che "ignorano allegramente le norme in vigore" (vedi articolo suggerito).

Nella sua risposta l'Esecutivo ricorda che la legge attualmente in vigore vietà già l'accesso delle biciclette alla zona pedonale: "Tuttavia negli anni si è preferito adottare una politica di sensibilizzazione,tolleranza e buon senso nei confronti di ciclisti rispettosi delle norme di prudenza, così da permettere una sana convivenza tra pedone e ciclista". Dei 10 controlli eseguiti a luglio dalla polizia di Lugano sul marciapiede del lungolago, è stata rilevata la presenza di 49 ciclisti, specifica l'Esecutivo: "Gli stessi sono stati tutti informati, sensibilizzati alla problematica riscontrata ed invitati a servirsi della strada". Un controllo analogo è stato effettuato al Parco Ciani dove sono stati controllati 19 ciclisti: "Gli stessi circolavano a velocità ridotta e nel rispetto del traffico pedonale".

Alla domanda se sia opportuno reintrodurre al Ciani la figura del guardiano del Parco, l'Esecutivo rileva che è sempre "più difficile trovare persone che si mettono a disposizione per fare del volontario in questo ambito", ma sarebbe "interessante reintrodurre tale figura". Al Parco del Pian Casoro per esempio, aggiunge l'Esecutivo, è attivo "a tempo parziale e per un determinato periodo dell'anno" una persona incaricata di sorvegliare e controllare l'area verde. Il Municipio propone, come valida alternativa, l'impiego di agenti di società di vigilanza privata. Ma, in quest'ultimo caso, non si possono "sottovalutare le conseguenze economiche di una simile soluzione" considerato come il Parco Ciani sia attrattivo durante tutto l'arco dell'anno.

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