Ticino
Via le mascherine, come hanno reagito gli allievi
Lara Sargenti
3 anni fa
Un giro alle scuole medie di Lugano Besso per capire come i ragazzi hanno accolto l’abbandono dell’obbligo della mascherina. C’è chi è contento di rivedere di nuovo sorrisi dei compagni, chi lo trova ancora strano, e chi invece ha trovato utile nascondere i “bigini”

Dal 17 febbraio non è più necessario portare la mascherina a scuola: gli allievi hanno quindi potuto vedere da vicino l’espressione dei proprio compagni dopo tanto tempo. Il mezzo di protezione è stato infatti un fedele compagno di viaggio alle scuole medie, che non tutti sono disposti ad abbandondare subito. “Dopo un anno e mezzo che mettiamo la mascherina”, spiega Patrick Gobbi, direttore della scuola media di Lugano Besso, “è ancora un’abitudine indossarla. È un gesto che è ormai diventato spontaneo e che col tempo cambierà. C’è poi ancora chi teme di potersi infettare e quindi decide di metterla”. L’abbandono della misura viene comunque saluta con favore dal direttore per il fatto che poteva essere un ostacolo nella comunicazione tra allievi e docenti. “Non è stato così semplice, ora potremo essere più chiari con i ragazzi e farci capire meglio. Se ci sono però delle regole, ci si adegua”.

E per i ragazzi? “È stato utile portare la mascherina in qualche caso, si potevano nascondere i ghigni o anche dei bigliettini durante le verifiche”, racconta un allievo. Altri invece sono contenti di poter vedere di nuovo i sorrisi dei propri compagni. Per altri è “strano” rivedere i volti dei professori dopo tanto tempo e sentirsi “scoperti, come se mancasse qualcosa”.

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