Ticino
VF International: "Solo una dipendente del call center è ticinese"
VF International: "Solo una dipendente del call center è ticinese"
VF International: "Solo una dipendente del call center è ticinese"
Redazione
8 anni fa
I sindacati contestano la decisione di trasferire 43 dipendenti. Cavadini: "Non è una cosa così drammatica"

I sindacati ticinesi contestano l'intenzione di VF International, colosso dell’abbigliamento con sede a Stabio, di procedere al trasferimento a Nottingham (Gran Bretagna) di 43 dipendenti del servizio clienti (vedi articoli suggeriti).

Stando a quanto riferito ieri dalla RSI, VF International – che è il maggior contribuente di Stabio, con 3,6 milioni l’anno di imposte versate - si è detta disposta a dialogare con i sindacati, ma non sotto forma di consultazione formale in quanto “non sono previsti licenziamenti o soppressione dei impieghi”.

I rappresentanti dei lavoratori hanno intanto ricevuto mandato da parte dei dipendenti di trattare con l'azienda per evitare la partenza del call center del servizio clienti.

Il municipale e capodicastero finanze Claudio Cavadini, interpellato dall’emittente di Comano, non si è detto preoccupato: "Non sono dei licenziamenti, ma dei trasferimenti. Fra l'altro, di queste 43 persone, che sappia io, una è ticinese. Gli altri sono tutti stranieri: inglesi, olandesi, americani, quindi non è una cosa così drammatica". Inoltre "questa primavera The North Face ha creato 45 nuovi posti di lavoro a Stabio chiudendo un ufficio a Londra”.

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