
L'incidente in Valle Verzasca di martedì, dove una donna di 43 anni ha perso la vita, è avvenuto in uno dei "punti più pericolosi del fiume, teatro in passato di diversi annegamenti". Lo sottolinea al Corriere del Ticino Boris Donda, presidente della Commissione "Acque sicure". Commissione che negli scorsi anni aveva provveduto a modificare l'accesso alla zona e rafforzare la campagna di sensibilizzazione, posando cartelli che informano sul grado di pericolosità o in certi casi, sconsigliando la balneazione.
La donna, ricordiamo, si trovava in zona Aquino, a monte del Ponte dei Salti a Lavertezzo, quando è stata trascinata a valle dalla corrente, per poi essere recuperata da alcune persone che si trovavano presso il ponte romano. In quel punto la corrente è solitamente molto forte e le recenti piogge hanno aumentato la portata dell'acqua.
Al vaglio della Commissione ci sono nuove soluzioni anche aggiuntive a quelle già messe in atto per sensibilizzare maggiormente i bagnanti sui pericoli, tra cui l'utilizzo di nuove tecnologie.
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