Il caso
Vertenza tra casinò, a Lugano spunta un'interrogazione. "La situazione ci preoccupa"
Redazione
3 ore fa
L'atto parlamentare, inoltrato da alcuni consiglieri comunali, mira a fare chiarezza sulla vicenda. "Perché, essendo a conoscenza della problematica, non sono stati fatti degli accantonamenti adeguati?”

Due casinò, Lugano e Locarno. Una vertenza che va avanti da oltre vent’anni e un conto che oggi rischia di superare gli otto milioni di franchi. Tale è la cifra che la casa da gioco di Lugano potrebbe dover versare a quella di Locarno, a seguito di una causa civile nata all’inizio degli anni Duemila e tornata d’attualità dopo una recente sentenza del Tribunale d’appello. Una vicenda complessa, che ora approda anche sul piano politico: oggi alcuni consiglieri comunali di Lugano hanno presentato un’interrogazione al Municipio, chiedendo chiarezza e responsabilità. “Chiaramente questa situazione ci preoccupa, in quanto viene a galla solo oggi, dopo più di dieci anni (quasi quindici) di problemi giuridici", spiega a Ticinonews il primo firmatario Paolo Andreetti (Udc-Udf). Trattandosi di una cifra molto importante "e vista anche la situazione attuale delle finanze della Città, ci interroghiamo sul perché questa vicenda non è mai arrivata alle orecchie del Legislativo, dei cittadini e della stampa".

Facciamo un passo indietro

Per capire come si è arrivati a questo punto, bisogna tornare al 2001. In quegli anni la nuova Legge federale sulle case da gioco prevedeva una sola concessione di tipo A per il Canton Ticino. Il rischio era uno scontro diretto tra Lugano e Locarno, con possibili ricorsi e blocchi. Nacque così il cosiddetto accordo “Accento”: un’intesa politico economica tra i due casinò, che prevedeva una compensazione finanziaria a favore di chi non avesse ottenuto la licenza più importante. Nel 2002 la concessione A venne attribuita a Lugano. Pochi anni dopo l’accordo venne però contestato e così, nel 2006, partì una causa civile. "L'interrogazione va proprio in questa direzione: sapere se il Municipio era al corrente di questa situazione, quando è stato eventualmente informato del debito e, soprattutto, se e quali passi sono stati intrapresi", aggiunge Andreetti.

Un sostegno da parte della Città?

Solo lo scorso 8 settembre, il Tribunale d’appello ha stabilito un primo punto fermo: un credito di circa 4 milioni e 700mila franchi a favore del Casinò di Locarno per il periodo 2002-2005. Ma non è tutto; applicando gli stessi criteri anche agli anni successivi, fino al 2021, l’esposizione complessiva stimata supera gli 8 milioni. Una cifra che il Casinò di Lugano, da solo, difficilmente può sostenere. Di fronte a questa situazione, il Municipio ha approvato il principio di un sostegno straordinario alla casa da gioco fino a un massimo di 8 milioni e mezzo di franchi. Le modalità sono ancora da definire: si parla di un aumento di capitale o, in alternativa, della vendita dell’immobile alla Città. Una decisione che però solleva interrogativi politici, anche perché il casinò è una partecipata comunale e la vicenda potrebbe avere ripercussioni indirette sui conti pubblici. I firmatari dell’interrogazione si pongono dunque un'ultima domanda. "Perché, essendo a conoscenza di questo accordo e della problematica che è in causa da anni e anni, non sono stati fatti degli accantonamenti adeguati?”

I tag di questo articolo