
Oltre 200mila persone hanno partecipato alla 162esima edizione del Rabadan, facendola entrare "di diritto nella storia secolare della manifestazione", commentava il presidente Giovanni Capoferri al termine dei bagordi. Un numero di partecipanti che forse in futuro sarà impossibile da replicare. Il motivo? La sicurezza. "Sebbene sia andato tutto abbastanza bene, ci sono state situazioni arrivate al limite", spiega a LaRegione Fabrizio Martinella, comandante della Polizia comunale di Bellinzona. Da qui la necessità "di una riflessione interna che prossimamente verrà estesa al Municipio, al Comitato del Rabadan, alla Polizia cantonale, ai Pompieri, alla Croce Verde e alle società di sicurezza che vuole approfondire il problema e individuare le situazioni potenzialmente a rischio per capire se e come migliorare il dispositivo di sicurezza". Ed è qui che rientra in gioco il numero chiuso, apparso brevemente nell'edizione 2014. "È un'opzione tra le tante da considerare", precisa Martinella. A fargli eco Capoferri, che afferma di "non aver mai visto così tanta gente in Piazza Nosetto come quest'anno. Un'affluenza che porta a ripensare alle modalità della cerimonia di apertura, magari spostandola in Piazza Collegiata, dove ci stanno più persone ed è dotata d una via di fuga verso viale Stazione". In ogni caso anche il presidente afferma che "bisogna seriamente pensare all'ipotesi del numero chiuso, con massimo 3mila persone in Piazza Collegiata e un migliaio in Piazza Nosetto".