
Philipp Plein di nuovo al centro delle polemiche in Ticino. Questa volta per una campagna pubblicitaria per il Black Friday, dove mostrava alcune donne uccise dai "prezzi killer". Immagini che non sono affatto piaciute a Giangiorgio Gargantini di Unia:
"Ieri era la giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Decine di donne si sono ritrovate a Bellinzona per sottolineare questa data, altre ancora si ritroveranno questo pomeriggio a Balerna. Molte donne hanno sfilato in numerosi paesi del mondo. Ieri sera la Gioventù BiancoBlu si è nuovamente distinta sostenendo anche questa lotta, esponendo uno striscione denuncia durante la partita alla Valascia. Lo stesso giorno, Philipp Plein promuoveva il suo Black Friday parlando di “prezzi killer” con uno sfondo fatto di immagini di donne sgozzate e violentate. Vittime sacrificali della violenza dell’uomo e di un marketing che non si ferma davanti a nulla. Nemmeno davanti all’immagine di una donna sanguinante, sdraiata su un letto, con la gola tagliata, perché Philippe Plein “uccide con i prezzi migliori”".
Per Gargantini l'ennesima provocazione dopo le polemiche sul trattamento dei dipendenti degli scorsi mesi: "Indipendentemente dal fatto che Philipp Plein preferisca le pizzate o il sushi, chiediamoci ancora una volta se meriti le difese pubbliche ricevute da autorità comunali e cantonali quando è stata denunciato da alcuni (molti) suoi ex e attuali dipendenti. Perché Philippe Plein mangi pure quello che vuole, ma rispetti le leggi in vigore e la dignità delle persone che gli stanno attorno! Perché queste immagini sono insopportabili e inaccettabili, perché questa campagna è vergognosa, come vergognoso è il signor Philipp Plein".
"Signor Plein, se per caso le venisse voglia di scusarsi, non spedisca mazzi di fiori in municipio o al sindacato, ma si rechi questo pomeriggio a Balerna (sala ACP, ore 17) e ascolti quali sono le conseguenze della violenza sulle donne, violenza banalizzata e quindi indirettamente promossa da queste vergognose immagini", conclude il sindacalista Unia.
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