Ticino
Verdi: "Fulvio Pelli deve dimettersi"
Redazione
13 anni fa
La mancata trasparenza sull'accordo tra BancaStato e Tuto Rossi in merito al risarcimento dovuto alla base di questa decisione

I Verdi non le mandano a dire. Il partito ecologista chiede espressamente che Fulvio Pelli, presidente del CdA di Banca Stato, deve dimettersi. Il motivo è il noto accordo tra la banca cantonale e Tuto Rossi sul risarcimento chiesto all'avvocato in merito al "buco" di 21 milioni per il quale Rossi è stato condannato a due anni con la condizionale.La poca trasparenza in merito a questo accordo è all'origine della richiesta di dimissioni. In un comunicato stampa vengono spiegati i motivi, dettagliatamente: "I Verdi ritengono che l’ennesimo episodio di mancanza di trasparenza di cui si è resa responsabile le dirigenza della Banca dello Stato non possa essere tollerato. Dopo l’opacità sull’acquisizione di Axion Bank, dopo il caso Barbuscia, adesso anche l’accordo con Tuto Rossi è stato trattato dalla Banca come se fossero “fatti loro” e non del popolo ticinese, proprietario della Banca" si legge nel comunicato.Inoltre: "Come ha chiarito il Consiglio di Stato il segreto bancario non può essere assolutamente portato a pretesto per non rispondere al popolo ticinese dell’accordo intercorso o in fase di perfezionamento tra la Banca e l’avv. Tuto Rossi. I Verdi ritengono che in un momento di grave difficoltà economica, i rapporti tra la Banca, il governo e il parlamento debbano essere improntati alla massima fiducia e trasparenza. È invece purtroppo evidente che il signor Pelli la pensa in altro modo, comportandosi de facto come se la Banca dello Stato fosse privata, se non addirittura proprietà personale di alcuni. Ciò non è accettabile, va a detrimento della capacità della banca di svolgere il suo mandato pubblico con efficacia e trasparenza". Si conclude con: "Per questi motivi i Verdi chiedono formalmente le dimissioni di Fulvio Pelli e si asterranno dal partecipare ai lavori della Commissione di Controllo del Mandato Pubblico finché la situazione non si sarà risolta nel senso di un completo ristabilimento della fiducia tra la Banca e il parlamento".

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