Ticino
Vento in poppa per il turismo ticinese
Immagine CdT/Zocchetti
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Ginevra Benzi
3 anni fa
Il settore turistico sorride e guarda con ottimismo verso l’estate. “Molto probabilmente il lavoro che è stato fatto negli ultimi due anni ha reso davvero il Ticino una nuova attrattività” afferma il presidente di HotellerieSuisse Ticino Lorenzo Pianezzi

Il turismo ticinese sorride. Il settore, che da solo vale quasi il 10% del Pil cantonale, sta vedendo degli ottimi risultati, dati soprattutto dalla fedeltà della clientela svizzera. Se ne è parlato nella conferenza stampa tenutasi all’Hotel Villa Principe Leopoldo in occasione dell’Assemblea generale di Hotellerie Suisse Ticino. L’obiettivo è confermare nei prossimi anni i quasi 3 milioni di pernottamenti ottenuti dal Ticino nel 2021. Dopo il record di Pasqua, anche le settimane che precedono l’Ascensione regalano belle soddisfazioni. A confermarlo ai microfoni di Ticinonews il presidente di HotellerieSuisse Ticino Lorenzo Pianezzi: “sono settimane in cui registriamo un’affluenza e delle prenotazioni ancora interessanti, inoltre c’è un buco minore meno profondo rispetto agli anni pre-pandemici. Molto probabilmente, quindi, il lavoro che è stato fatto negli ultimi due anni ha reso davvero il Ticino una nuova attrattività”.

Poca clientela business
In alcune strutture è però mancata la clientela d’affari, che ora fortunatamente sembra tornare. È il caso dell’Hotel Internazionale di Bellinzona, diretto da Michele Santini, che ha avuto maggiori complicazioni nel periodo gennaio-marzo specialmente perché “noi abbiamo tanta clientela business e le non tutte le aziende sono pronte a far tornare a viaggiare i propri collaboratori” ha spiegato Santini, ma fortunatamente con i mesi di aprile e maggio “si vede un’ottima occupazione e previsione anche per l’estate”. Ad aiutare c’è anche il grande ritorno degli eventi “anche nelle sale business dei nostri alberghi, quindi vediamo una grande attività sia da parte delle organizzazioni sia da parte dei partecipanti” ha spiegato Santini.

C’è sempre un “ma”
L’ottimismo del settore alberghiero si estende alla prossima estate. C’è però un “ma”, come spiegato da Pianezzi: “ci aspettiamo un’estate che porterà dei risultati molto interessanti; probabilmente non raggiungeremo la cifra del 2021, dove non si poteva – o era difficile – visitare le mete estere e quindi tutto si concentrava nei Cantoni più turistici”. Il nostro Cantone, assieme al Berner Oberland e ai Grisioni, ha primeggiato la classifica.

Bene anche d’inverno
Il turismo a Sud delle Alpi ha visto dei buoni numeri anche lo scorso inverno. Uno sprone a fare di più per slegare il nome del Ticino dalla sola bella stagione. Il mantra di Pianezzi è infatti uno: “destagionalizzare”. C’è però molto da fare. “Mancano dei veri prodotti che possano essere venduti tra l’autunno e l’inverno, quindi non abbiamo veramente un prodotto pensato per quel turista che desidera e vuole frequentare il Ticino fra novembre e marzo” ha spiegato il presidente di Hotellerie Suisse. Degli eventi al chiuso sarebbero una buona soluzione, spiega Pianezzi, come ad esempio eventi sportivi, congressi o seminari, ma anche eventi ludici come concerti o mostre di natura internazionale “che possano essere di forte attrazione per il nostro turista”.

Anche Vacanze Reka è soddisfatta
La cassa svizzera di viaggio Reka ha inaugurato proprio oggi a Magadino una struttura totalmente nuova; un’occasione per fare il punto su come sono andati i due anni passati di pandemia così come sui progetti futuri. “Abbiamo vissuto tanti alti e bassi: all’inizio è stato molto difficile con il lockdown” ha spiegato ai microfoni di Ticinonews Damian Pfister, responsabile Vacanze Reka, precisando che “noi tutti operatori turistici abbiamo sofferto molto, ma con l’avanzare della pandemia e i primi allentamenti abbiamo preso sempre più slancio”. I tassi di occupazione, infatti, sono sempre stati molto buoni in tutte le loro strutture in Svizzera, soprattutto in Ticino, spiega Pfister.

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