
Il deputato leghista Luciano Canal ha lanciato un’iniziativa chiedendo al Consiglio di Stato di inserire nel calendario ticinese il Venerdì Santo come giorno festivo al posto di San Pietro e Paolo. La richiesta, scrive oggi la Regione, è dettata da motivi pratici e religiosi. Infatti, osserva Canal, il Venerdì Santo "è già giorno festivo per l'Amministrazione cantonale così come per quelle comunali. In pratica restano operativi soltanto i negozi e le aziende private. Il periodo pasquale, allungato di un giorno, rende possibile una vacanza che ora si riduce a soli tre giorni". Arnoldo Coduri, direttore della Divisione economia del Dipartimento finanze e economia, ammette che “l’argomento verrà trattato nelle prossime riunioni” ma non vede “nessun vantaggio economico per il Ticino perché la chiusura dei negozi toglierebbe al turismo che scende a Sud la possibilità di creare un indotto importante”.
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