Ticino
Venditori ambulanti illegali, il Governo precisa
Redazione
11 anni fa
Rispondendo a un'interrogazione inoltrata da Silvano Bergonzoli, il Consiglio di Stato fa luce su diverse questioni legate alla vendita di rose

Prendendo spunto dalla presenza sempre più marcata in Ticino di venditori ambulanti, in particolare di quelli che vendono le rose negli esercizi pubblici, il consigliere comunale di Locarno Silvano Bergonzoli aveva inoltrato lo scorso aprile un'interrogazione al Governo per far luce su diverse questioni che riguardano tale attività. "Gli ambulanti sono in possesso di un permesso B per la vendita ambulante delle rose? Prima di denunciarli devono essere già allontanati e trattati diverse volte? Per quali motivi non si interviene più energeticamente per impedire queste molestie?" chiedeva Bergonzoli.

Nella sua risposta il Governo precisa che, a titolo preliminare, la vendita di fiori recisi da parte di commercianti ambulanti necessita di un'autorizzazione ai sensi della Legge federale sul commercio ambulante e chiunque ha diritto a tale autorizzazione, anche cittadini stranieri residenti all'estero. Questo a patto che, nei due anni precendenti alla presentazione della domanda di autorizzazione, la persona non sia stata condannata per un delitto o un crimine in relazione al quale l'esercizio del commercio ambulante implichi un pericolo di recidiva. Nel caso specifico richiesto da Bergonzoli, il Consiglio di Stato sottolinea che i venditori di rose "non sono in possesso di alcun permesso, né di lavoro né quali commercianti ambulanti". Per quanto riguarda le procedure per una denuncia, il Governo puntualizza che "non è necessario che essi siano allontanati e trattati più volte".

Sui motivi per cui non si interviene più energicamente per impedire molestie, il Governo specifica che la polizia interviene di regola su segnalazione nei casi in cui vi siano aspetti di rilevanza penale o amministrativa. "Nel recente passato" aggiunge il Consiglio di Stato, "vi sono stati diversi venditori di rose che sono stati denunciati al Ministero pubblico". Inoltre il fenomeno è costantemente monitorato dalla polizia cantonale e quella comunale, che si scambiano le necessarie informazioni al riguardo.

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