
Quest’anno la vendemmia è iniziata con qualche giorno di anticipo. Le continue piogge hanno spinto i viticoltori a raccogliere l’uva prima del previsto, per garantirne una maggiore salubrità. "Siamo dovuti correre ai ripari, non era il momento perfetto ma è meglio avere dell'uva sana anziché marcia" ha sottolineato il capo azienda della Tenuta Montalbano di Stabio Mattia Vossen.
Quantità in calo rispetto al 2024
Se per la qualità del vino è ancora presto per esprimersi, la quantità invece è già chiara: il raccolto sarà inferiore rispetto allo scorso anno. La pioggia, in concomitanza con la fioritura della vite, ha inciso pesantemente sulla produzione.
Una sfida per il raccolto: la Popillia japonica
Oltre alle malattie della vite, i viticoltori devono fare i conti con la crescente presenza della Popillia japonica. Il coleottero giapponese, sempre più diffuso, rappresenta una minaccia aggiuntiva per i vigneti ticinesi. "Per la nostra zona, in particolare qui a Stabio, è un grande problema. Abbiamo contenuto i danni ma un raccolto è stato colpito pesantemente" ha evidenziato Mattia Vossen
La vendemmia come tradizione comunitaria
Nonostante le difficoltà, la vendemmia resta un momento di grande valore simbolico e comunitario. È l’occasione in cui famiglie e amici si ritrovano nei vigneti, condividendo fatica e convivialità, anche sotto la pioggia. "Abbiamo un bel gruppo che ogni anno si ritrova per vendemmiare, è un momento tra amici" ha concluso il capo azienda.