Ticino
Vendemmia 2024: quantità minori, ma di qualità
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
Redazione
6 mesi fa
Un raccolto tra i peggiori mai registrati a causa in primis delle condizioni climatiche, ma la vendemmia 2024 può essere considerata positiva: questo perché le prime indicazioni suggeriscono che la qualità del vino è molto buona.

"Si può dire che la vendemmia 2024 è caratterizzata più dalla qualità che dalla quantità", sono le parole della Direttrice di Ticinowine Maria Grazia Carbone. Il raccolto è infatti stato "di 5,2 milioni di chili d'uva con una flessione di circa il 15% in meno rispetto all'anno precedente. Ciononostante, dalle prime opinioni raccolte ma soprattutto dai dati disponibili il 2024 ha tutti i presupposti per essere considerata una buona annata. Se per esempio di tiene in esame il tenore di zucchero naturale del Merlot, indica un livello di maturazione in linea con le migliori annate del passato."

Raccolta difficile a causa maltempo

La raccolta è però stata tra le più difficili fino ad oggi a causa della grandine e delle intense piogge dovute al maltempo. Per far fronte a queste difficoltà anche in futuro, la Direttrice di Ticinowine Maria Grazia Carbone ci afferma che si sta "lavorando per una viticoltura più sostenibile con la volontà di sostenere, in ogni caso, gli operatori ad affrontare le sfide del clima. Il Cantone ha già avviato nel 2023 il progetto ViSo che", spiega la direttrice, "ha proprio questo come scopo, ossia quello di promuovere la biodiversità e migliorare l'innovazione nelle pratiche di coltivazione".

Le sfide non fermano la voglia dei giovani

Queste sfide maggiori magari potrebbero intaccare l'attrattività della professione e invece "ci sono molti giovani viticoltori che hanno già deciso di sposare delle nuove pratiche di viticoltura", racconta Maria Grazia Carbone". "Sicuramente diventa interessante specializzare il proprio vigneto. Se ne facciamo un discorso da un punto di vista economico", continua, "magari è meglio lavorare su vigneti che riescono a proporre una maggiore qualità rispetto a un vigneto generico. Credo che però quella del viticoltore è comunque un'attività che ti permette di comunicare a 360 gradi con tutti i settori. Il vino è veramente un prodotto che unisce. Personalmente", conclude la direttrice di Ticinowine, "non posso dire io qual è la scelta che spinge un ragazzo, magari ora in apprendistato, a sposare questo tipo di attività, però sicuramente la passione e il legame con il territorio sono due requisiti fondamentali."