
Tredicimila in piazza Grande ieri sera per Vasco Rossi, uno artisti più attesi di questa edizione di Moon & Stars. Code chilometriche per entrare a Locarno, che verso le 19 arrivavano fino a Camorino. Scaletta identica a quella del tour di quest’anno, iniziato poco prima delle 21,30 il 29 maggio all’Olimpico di Roma, poche settimane dopo l’uscita de “Il mondo che vorrei”. Il concerto si è aperto alle 20,30 in punto. Troppo presto, ancora troppa luce per uno spettacolo come quello di Vasco che ha bisogno del buio della notte. Ma a Locarno si va a letto presto, come a Milano, dove il concerto di San Siro è stato anticipato in seguito alle proteste degli abitanti del quartiere. Vasco e la sua band hanno dovuto anche fare i conti con un palco che è meno della metà rispetto al loro, senza le due passerelle che corrono in mezzo al pubblico e privo delle enormi installazioni luminose che fanno da scenografia al concerto. C’era solo qualche specchio a ricordare l’imponente struttura che il rocker di Zocca sta portando in giro per l’Italia. La citazione del filosofo “maledetto” Baruch Spinoza ha annunciato l’entrata in scena del Blasco: “Chi detiene il potere ha sempre bisogno che le persone siano affette da tristezza”. Noi questa sera, dice Vasco entrando in scena, vogliamo darvi un po’ di gioia! E durante una delle rare pause tra una canzone e l’altra ha detto: “Che bello tornare in piazza”. Un ritorno in Ticino dopo molti anni di assenza: l’ultimo concerto di Vasco fu Kingdom Festival di Bellinzona. Ma nonostante i limiti imposti dalla piazza, Vasco ha entusiasmato i circa 13'000 presenti con due ore e tre quarti di concerto. Tra i fans, più o meno convinti, anche i ministri Borradori, Pesenti e Pedrazzini. Una band che non teme il confronto con i mostri sacri del rock mondiale (grandissimi il chitarrista e il batterista americani) e una presenza scenica, quella del Blasco, unica nel panorama musicale italiano. Il concerto di questo tour propone tra l’altro due “medley”, il primo rock, il secondo acustico, da “unplugged”, durante il quale Vasco, seduto accanto ai suoi musicisti si accende e si fuma una sigaretta. Gran finale con Albachiara, non dopo aver ricordato sulle note di “Canzone” l’amico scomparso Massimo Riva che gli fu accanto nei primi anni di esperienza musicale.emmebi
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