“Il castagno è un albero maestoso, che costituisce un legame importante fra le valli del nostro territorio. Negli ultimi anni, la sua coltura ha acquisito grande importanza. Ciò si vede nei numerosi progetti di rivalorizzazione delle selve castanili che sono stati portati avanti. Questi interventi hanno permesso di migliorare la biodiversità dei boschi e, non da ultimo, di potere approfittare della raccolta di quel buonissimo e sano frutto che è la castagna”. Senz’ombra di dubbio, per Carlo Scheggia, forestale e membro dell’Associazione dei castanicoltori della Svizzera italiana, le selve castanili rappresentano un enorme patrimonio del nostro cantone, che deve essere valorizzato con ancora più impegno.

Intervento dell’uomo necessario
L’importanza ambientale e culturale dei castagneti e dei loro frutti per il territorio e la popolazione ticinese è messa in evidenza anche dall’ingegnere forestale Marco Conedera. In questo ambito, sottolinea Conedera, l’intervento dell’uomo non è per forza un male, ma può anche essere necessario: “La raccolta delle castagne serve anche a mantenere in salute l’intero sistema: più castagne si raccolgono dal suolo, più si mettono in difficoltà i parassiti (si pensi ai vermi delle castagne) nel completamento del loro ciclo di sviluppo”.

Castagne in ritardo quest’anno
E se volete fare il vostro contributo per l’ambiente andando a caccia di castagne, sappiate che quest’anno si dovrà attendere un po’ più del solito: “Generalmente la raccolta è compresa fra l’inizio e la metà di ottobre, quest’anno si comincerà solo a metà ottobre”, dichiara Thomas Schiesser, ingegnere forestale cantonale. “Le condizioni climatiche possono però ancora cambiare le carte in tavola”.

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