Ticino
Vallemaggia: il lupo “assassino” è tornato
Redazione
11 anni fa
Claudio Tunzi, allevatore di Lodano: "Così non si può più andare avanti"

Allarme lupo in Vallemaggia. Dopo la strage di pecore dello scorso autunno a Cerentino, nei giorni scorsi il predatore si è rifatto vivo nella zona fra Moghegno e Lodano, nella quale è stata ritrovata la carcassa di un camoscio. Ma sembra che anche un capriolo e un piccolo cinghiale siano stati attaccati e uccisi. Non sono state confermate, per contro, la aggressioni contro un gruppo di ovini nella stessa regione.

La situazione è tesa: i contadini non ne possono più delle “scorribande” dell’animale (che a quanto pare proviene dall’Italia) e si rivolgono allo Stato affinchè si trovino delle soluzioni per ovviare a questo annoso e spinoso problema. Secondo Claudio Tunzi, allevatore di Lodano, “così non si può più andare avanti”. Ai microfoni di TeleTicino ha infatti dichiarato che se la situazione dovesse precipitare, si vedrebbe costretto a chiudere la propria attività. “Finchè il lupo mi uccide una pecora, vabbè, ci può stare. Ma quando compie veri e propri massacri, come già successo, allora mi chiedo se valga veramente la pena di continuare. E nella mia situazione ci sono altri contadini…”.

Su un intervento dello Stato dice: “C’è collaborazione, è vero, ma trovare una soluzione non è facile per nessuno. Controlli a tappeto e ronde? È semplicemente impossibile…”.

E gli addetti ai lavori? Per il momento le autorità preposte mantengono un profilo basso. Non si vuole fare dell’allarmismo. Staremo a vedere.

AM

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