
Il rustico in Val Pontirone va demolito. Il fatto è assodato da diversi anni, da quando il Cantone ha stabilito che i lavori eseguiti sulla discussa costruzione - che sorge sull'Alpe di Scengio - hanno stravolto la struttura, causandone la perdita del valore storico e architettonico.
Fatto sta che dopo alcuni anni da quella decisione, l'edificio è ancora lì sull'Alpe di Scengio, a far bella mostra di sé.
Come mai? Molto semplice. I concorsi ad invito aperti dal Municipio di Biasca per la sua demolizione o sono sfumati o sono andati a vuoto.
L'Esecutivo infatti ha per ben due volte aperto dei concorsi per trovare ditte disponibili alla demolizione.
La prima volta, la ditta che ha vinto l'appalto non si è presentata in Comune per esaminare la documentazione e non ha eseguito i sopralluoghi di rito.
Mentre il secondo concorso indetto poco dopo è andato letteralmente a vuoto.
Ora l'Esecutivo sembra stia valutando di indire un nuovo bando di concorso, che questa volta però dovrebbe essere aperto a tutti.
Per ora dunque, il rustico resta ancora lì al suo posto, sull'Alpe di Scengio, a scrutar le ruspe..
CF
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