
Da mesi ormai, gli abitanti della Val Colla devono fare i conti con la chiusura del tratto di strada cantonale che da Corticiasca porta a Scareglia e viceversa. Questa situazione problematica – causata da una frana che minaccia la carreggiata – è stata riconosciuta a margine dell’inaugurazione di un nuovo spazio di quartiere a Maglio di Colla, dove era presente anche il sindaco di Lugano Michele Foletti. Ancora non può prevedere quando riaprirà la strada, ma qualche giorno fa le autorità cittadine hanno avuto un incontro con la Divisione delle Costruzioni e il Consiglio di Stato: “Lavoreremo sul potenziamento del trasporto pubblico per cercare di trovare delle soluzioni che permettano di collegare meglio la Val Colla alla Città”, afferma Foletti. Allo stesso tempo, insieme al Cantone, si proverà a capire “che tipo di intervento si può fare per ripristinare l’agibilità della strada”.
Nessuna miglioria per la strada Maglio di Colla-Signora
Invece, non si può fare molto per migliorare la percorribilità della strada comunale che da Maglio di Colla porta a Signora – una delle alternative alla cantonale. Questo vale in particolare per il trasporto pubblico, dichiara il sindaco. Mentre per il traffico privato “è probabile che si riesca a fare qualcosa. Ma il calibro della strada e la sua morfologia non ci permettono di fare interventi risolutivi”.
Inaugurato un nuovo spazio di quartiere
Proprio a pochi passi da quella strada, si trova l'ex casa comunale di Maglio di Colla ora trasformata in un punto di incontro per cittadini e associazioni come quella che raggruppa i genitori. La struttura è stata inaugurata alla presenza del capodicastero immobili Raoul Ghisletta, secondo il quale questi spazi vengono ripensati in modo che si mantenga una vita sociale interessante nel quartiere. Anche a Pregassona, Breganzona e Castagnola sono stati sistemati degli edifici privi di funzione amministrativa e consegnati alla popolazione. In questi casi, secondo Ghisletta, l’obiettivo di favorire la coesione sociale è stato raggiunto. “Stiamo raccogliendo dei dati sull’occupazione – conclude il municipale – ma mi sembra che le richieste siano parecchie”.
