
A fine settembre 2025 prenderanno il via i lavori per la posa delle targhe, la numerazione civica e l’armonizzazione dei dati nel quartiere di Val Colla, storicamente privo di uno stradario ufficiale completo. Il progetto, che durerà circa un anno e procederà per tappe toccando tutte le località – da Insone a Cimadera – porterà alla denominazione di 126 vie, piazze e scalinate e, per la prima volta, all’assegnazione dei numeri civici agli edifici.
L'informazione ai cittadini
Gli abitanti interessati riceveranno due lettere personali dalla Città di Lugano: una per informare dell’inizio dei lavori nella propria zona e una, a fine intervento, con il nuovo indirizzo e le indicazioni per aggiornare i propri dati. "La Val Colla è stata fino ad ora priva di uno stradario ufficiale completo avallato dal Municipio", si legge nella nota della città. "Le intitolazioni e le numerazioni permetteranno di adeguarsi alle disposizioni della Confederazione e del Cantone nonché di garantire un servizio capillare ed efficiente da parte della posta, dei vari enti e dei servizi di soccorso e pronto intervento".
Valorizzare la storia e le tradizioni locali
La creazione dello stradario è stata anche l’occasione per valorizzare la storia e le tradizioni locali. I nomi sono stati definiti in base ai dati raccolti nel Repertorio toponomastico ticinese nel corso delle inchieste svolte negli anni Settanta del Novecento, arricchiti dai risultati di inchieste più recenti, curate dall’Ufficio patrimonio culturale della Città di Lugano e verificate dalla Commissione stradario.
Alcuni esempi
Alcune intitolazioni si rifanno a nomi propri e soprannomi di famiglia. Ad esempio a Colla quello di Caboréi, da Borelli, cognome di famiglia valcollino (letteralmente cá di Boréi). Altri nomi risalgono agli antichi usi del territorio, come Canevá a Curtina (dal dialetto per canapa) o Pasquè a Certara (dal latino per “pascolo”). Numerosi sono anche i toponimi entrati nello stradario relativi alle caratteristiche del territorio, come al Prarín (Curtina), al Pradèll (Insone) e ai Campón (Piandera) che indicano appezzamenti prativi. O ai Zòca (Scareglia), dal dialetto zòca, buca, terreno incavato. Ai Lavinéi (Maglio di Colla) indica un terreno scosceso interessato da smottamenti; a Cimadera il termine lavina, ha proprio il significato di ‘erta scoscesa’. Altre vie manterranno la denominazione italiana per indicare destinazioni o beni culturali, come Via Santa Maria della Neve a Scareglia e Strada di Certara. Non mancano le vie dedicate a personaggi illustri della valle, come i benefattori Annibale e Marta Frapolli a Scareglia che fecero fortuna gestendo l'hotel Ticino a Zurigo, il ciclista Attilio Moresi a Piandera e il geologo Bruno Campana a Cimadera.
Informazioni online e supporto ai cittadini
Per agevolare i cittadini durante la transizione, la Città di Lugano ha attivato una sezione FAQ online con tutte le informazioni e gli aggiornamenti sulle fasi del progetto, disponibile all’indirizzo www.lugano.ch/stradario-val-colla
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