Ticino
Vaccino antinfluenzale, buona la partecipazione
Redazione
un anno fa
La campagna quest'anno è partita in anticipo e la richiesta è in linea con gli scorsi anni. Federico Tamò, portavoce dell'Ordine dei farmacisti: "La produzione corrisponde alla richiesta".

L'influenza quest’anno dovrebbe arrivare in anticipo rispetto agli scorsi anni. Secondo le previsioni il picco è infatti atteso per dicembre, motivo per cui anche la campagna vaccinale è cominciata un mese prima del solito (ottobre) e continuerà fino a fine novembre. Oltre che negli studi medici, quest'anno c'è la possibilità di vaccinarsi anche in farmacia senza prescrizione medica. Sono 105 quelle che hanno aderito all'iniziativa. "Dall'inizio della stagione influenzale abbiamo già fatto 155 vaccinazioni", spiega Federico Tamò, il portavoce dell’Ordine dei farmacisti del Canton Ticino, ai microfoni di Ticinonews. 

Le cifre

I numeri sono in linea con gli scorsi anni, ma sono aumentati in corrispondenza dell’avvento della pandemia. "Il vaccino antinfluenzale ce lo abbiamo da tantissimi anni, ma con l'avvento della pandemia sono arrivate persone nuove. Di conseguenza il numero di persone che si proteggono contro l'influenza è aumentato". L'aumento nel 2020 aveva creato un divario tra la richiesta di vaccino e quella effettivamente disponibile. Scarto che ora è rientrato, spiega ancora Tamò. "La produzione di un vaccino richiede sempre diversi mesi, dunque bisogna fare delle stime di quella che sarà la richiesta della popolazione. Per il momento la produzione corrisponde alla richiesta. Se dovesse aumentare, arriveremmo un po' corti".

A chi è raccomandato il vaccino antinfluenzale

A farsi vaccinare contro l’influenza sono anche i più giovani. Un modo per evitare di diventare principali vettori del virus per le persone più fragili e a rischio, sottolinea Tamò. "La vaccinazione è indicata alle persone a rischio di complicazioni, ma anche alle persone che sono a contatto con loro. Per gli anziani è più difficile sviluppare anticorpi, vaccinare i famigliari e le persone che sono a contatto con loro è un buon modo per proteggere i nostri cari".