
Brutte notizie per i molti che si auguravano una settimana di Pasqua all’insegna delle temperature miti. La “falsa” estate di questi giorni, con temperature che hanno superato i 20 gradi, terminerà a breve. Le temperature scenderanno infatti in picchiata, con il calo termico che sarà violento. “In quattro giorni facciamo un salto di stagione, con una differenza di una quindicina di gradi”, spiega da noi contattato il meteorologo Stefano Zanini. Un evento, quello dell’abbassamento delle temperature così drastico, che non è raro, ma è abbastanza “degno di nota”, precisano da Locarno Monti. “Andiamo dall’inizio alla fine della scala: se ieri eravamo 6-7 gradi sopra la media stagionale, andremo a finire a 7-8 gradi sotto la media. Avremo insomma un clima da fine inverno, in linea con la media del 20 febbraio”.
A Nord delle Alpi arriva la neve
Se oggi fa ancora caldo, da domani le temperature si abbasseranno gradualmente. “A Nord delle Alpi l’aria si raffredderà da domani, mentre da noi, complice il favonio, il calo sarà più moderato, con le temperature che saranno sui 20-21 gradi. Domenica caleranno ulteriormente di 4-5 gradi, passando sui 17. Ci sarà qualche nuvola sul Mendrisiotto e qualche possibile precipitazione. Una perturbazione è attesa per lunedì, con le temperature che scenderanno fino ai 14-15 gradi. Nella notte su martedì arriverà poi aria fredda di origine artica, con le temperature che non andranno oltre i 10 gradi. Al Nord delle Alpi è addirittura attesa neve fino in pianura, un colpo di coda dell’interno insomma. La giornata più fredda sarà mercoledì, ma da giovedì il clima dovrebbe di nuovo scaldarsi, i dettagli sono tuttavia ancora da definire”.
In Ticino ancora siccità
Se da un lato erano annunciate precipitazioni, queste diventato vieppiù una “chimera”. Settimana prossima si annuncia infatti asciutta, ciò che peggiora la situazione, vista la siccità del periodo, con il divieto di accendere fuochi in tutto il Cantone. “L’acqua di cui avremo bisogno non si farà vedere, se non per qualche goccia”, aggiunge Zanini. Non sono infine da escludere gelate al suolo, ciò che potrà creare problemi alle culture. “La natura si è già svegliata e le piante da frutto sono già fiorite. Se arriva un forte freddo, potrà provocare danni”.
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