
A pochi giorni dall’inizio delle vacanze estive, I Verdi del Ticino (primo firmatario Matteo Buzzi) hanno presentato in Gran Consiglio due mozioni che puntano a riformare il calendario scolastico cantonale. Mozioni che sono state firmate anche da esponenti di altri partiti.
Ridurre le vacanze estive
La prima proposta (sottoscritta anche da Maura Mossi-Nembrini, Nicola Pini, Massimo Mobiglia, Simona Buri, Maria Pia Ambrosetti, Maddalena Ermotti-Lepori) chiede di ridurre le vacanze estive di 1 o 2 settimane (attualmente sono le più lunghe della Svizzera, con 10 settimane) e di redistribuirle durante l’anno, ad esempio con una settimana in ottobre e vacanze pasquali più lunghe. "L’obiettivo è migliorare l’apprendimento, ridurre le disuguaglianze tra studenti, agevolare l’organizzazione familiare e garantire un miglior equilibrio tra riposo e studio", sottolineano i Verdi. "Le vacanze troppo lunghe aumentano il rischio di dimenticanze, specialmente tra gli alunni svantaggiati". Il partito ecologista chiede quindi al Governo di valutare e implementare la riforma "con il coinvolgimento di famiglie, docenti e altri attori interessati".
Almeno due giornate jolly
La seconda mozione (sottoscritta anche dai deputati Alain Bühler, Maura Mossi-Nembrini, Nicola Pini, Massimo Mobiglia, Simona Buri, Maria Pia Ambrosetti) chiede invece di introdurre almeno due giornate “jolly” a disposizione delle famiglie, da usare per esigenze personali, come già avviene in altri 17 Cantoni. "La pianificazione e l’organizzazione delle vacanze delle famiglie in cui entrambi i genitori lavorano è sempre più complicata ed onerosa", mettono in risalto. "Puntuali esigenze per attività famigliari di corta durata non possono essere soddisfatte". Ecco quindi che la possibilità di avere delle eccezioni di frequenza o delle giornate jolly a disposizione delle famiglie permetterebbe "maggiore flessibilità nell’organizzazione di momenti liberi con i familiari al di fuori delle vacanze ufficiali".