Ticino
Vacallo, scatta il ricorso sul credito per la riqualifica del comparto scolastico
© vacallo.ch
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Redazione
2 ore fa
I consiglieri comunali Andrea Guglielmetti (PLR) e Giuliana Pasta (Per Vacallo – Il Centro & Indipendenti): "Non si tratta di bloccare il progetto, ma di pretendere trasparenza sulle conseguenze finanziarie dell’investimento".

È scattato il ricorso al Consiglio di Stato contro la risoluzione del Consiglio comunale di Vacallo che approva il credito di fr. 14,5 milioni per la riqualifica del comparto scolastico (MM 60/2025). A muoversi in questa direzione sono stati, il 22 dicembre, i consiglieri comunali Andrea Guglielmetti (PLR) e Giuliana Pasta (Per Vacallo – Il Centro & Indipendenti). "Il ricorso", scrivono in una nota, "non contesta il valore architettonico del progetto, ma la mancanza di indicazioni chiare sulle conseguenze finanziarie dell’investimento, come invece impone l’art. 174 cpv. 4 della Legge organica comunale". Nel dettaglio, aggiungono, nel Messaggio municipale "non sono indicati l’ammontare del finanziamento bancario previsto; l’utilizzo di capitale proprio; l’impatto su interessi e ammortamenti; l’eventuale aumento del moltiplicatore d’imposta". Durante la seduta del Consiglio comunale del 15 dicembre 2025, continuano, "tali informazioni sono state richieste più volte, senza ottenere risposte concrete".

"Non si può votare al buio"

A titolo esemplificativo, i ricorrenti ricordano "che il progetto per la ristrutturazione degli stabili adibiti ad attività extrascolastiche prevedeva inizialmente un investimento di circa 6,2 milioni di franchi, importo successivamente lievitato fino a quasi 16 milioni, costi di progettazione inclusi, a seguito delle continue modifiche apportate dal Municipio nel corso degli anni". La richiesta è chiara: "Chiediamo solo che il Municipio presenti i dati finanziari necessari affinché il Consiglio comunale e i cittadini possano decidere con cognizione di causa", dichiarano i ricorrenti. "Con investimenti di questa portata non si può votare al buio". Il ricorso chiede inoltre "la sospensione dei termini per l’eventuale referendum fino alla decisione del Consiglio di Stato". Insomma, concludono, "non si tratta di bloccare il progetto, ma di pretendere trasparenza: senza dati finanziari completi non è possibile assumersi responsabilità politiche verso i cittadini".