Ticino
Urc, Galeazzi interroga il Governo
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
Redazione
un anno fa
Il granconsigliere Udc inoltra 17 domande sul tema degli Uffici regionali di collocamento.

È una raffica di 17 domande l'interrogazione presentata da Tiziano Galeazzi (Udc) relativa agli Uffici regionali di collocamento (Urc). I quesiti del granconsigliere riguardano i profili oggi attivi presso gli Urc, le loro mansioni e l'organizzazione del loro lavoro.

Le critiche

"Purtroppo troppi racconti da svariati luoghi del Ticino confluiscono nella stessa direzione", scrive Galeazzi nell'interrogazione. "Non solo la poca 'ospitalità' in diversi Urc nei confronti di persone in uno stato d’animo fragile, ma anche nell’inadeguatezza inerente i programmi occupazionali tanto quanto i corsi di sostegno al collocamento". Secondo quanto lamentato dal parlamentare, persone prossime alla pensione "vengono dirottate in programmi occupazionali presso strutture (esempio Ospedale del giocattolo, Caritas e SOS), non tanto per migliorare le proprie competenze o acquisirne di nuove, ma piuttosto per colmare" buchi presenti nel personale di questi servizi. Galeazzi critica inoltre i funzionari degli Urc: "Questi consulenti dovrebbero essere al fronte, a stretto contatto con le imprese, affinché possano stabilire rapporti professionali ed acquisire posti di lavoro da offrire poi agli utenti iscritti alla disoccupazione. Lo scopo non è quindi fare i passacarte, bensì collocare personale qualificato e non dove questo è richiesto dal mercato del lavoro". L'interrogazione è firmata anche dalle deputate Lara Filippini (Udc) e Sara Beretta Piccoli (Verdi liberali).