
Si infiamma il dibattito sulla riforma fiscale e sociale. In un comunicato il sindacato Unia rivolge pesanti critiche al municipale di Lugano Michele Foletti, intervenuto giovedì sera durante un dibattito alla RSI.
"Per giustificare l'ingiustificabile, cioè nuovi regali fiscali ai milionari e alle grosse aziende, Foletti gioca con i dati statistici e propone analisi fantasiose sul fenomeno della disoccupazione" sottolinea il sindacato, firmato dal segretario regionale Enrico Borelli e dal co-segretario responsabile del Sottoceneri Vincenzo Cicero. "Dipinge un cantone che sta bene, dove non esisterebbero problemi di povertà essendo la disoccupazione in diminuzione. Lo fa citando i dati periodici sui senza lavoro che hanno però un valore molto relativo, visto che non tengono conto delle persone che hanno esaurito il diritto alle prestazioni ma continuano a non avere un'occupazione e certamente non fotografano la realtà della sotto-occupazione, dell'intermittenza del lavoro e della fragilità esistenziale che colpisce molte persone in Ticino. Sostenere, come fa Foletti, che la disoccupazione giovanile sia una responsabilità della scuola e non del mercato del lavoro, è semplicemente folle" rincarano Borelli e Cicero. "Si tratta solo di un tentativo di gettare fumo negli occhi alla gente".
"Nel medesimo dibattito", aggiungono, "Foletti cala però anche la maschera e rivela qual è l'idea di paese che si cela dietro le politiche degli sgravi fiscali: tassare i cittadini e favorire le aziende per attirarne il più possibile sul nostro territorio facendo leva su un bassissimo costo del lavoro, dunque sulla possibilità di pagare poche tasse e salari vergognosamente bassi. Così, in sostanza, Foletti spiega la “scelta” del Ticino (della maggioranza che lo governa) di “puntare” sulle persone giuridiche anziché su una fiscalità attrattiva per le persone fisiche, come fa invece con successo il Cantone Grigioni".
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