Ticino
Unia: "No al lavoro domenicale e notturno"
Redazione
13 anni fa
Unia respinge "la società delle 24 ore" e anche iniziative, come quella approvata ieri, che promuovono lo “shopping non stop”

I delegati regionali del sindacato Unia Ticino e Moesa, riuniti questa sera in assemblea a Paradiso, respingono le iniziative come quella approvata ieri dal Consiglio nazionale sullo shopping domenicale e notturno:"Ogni tentativo di cancellare o anche solo allentare il principio del divieto del lavoro festivo e notturno va contrastato con forza, nell'interesse non solo delle venditrici e dei venditori ma dell'intera società." Approvando una risoluzione in questo senso in cui tra l'altro si chiede al governo cantonale e alla deputazione alle Camere federali di rinunciare a formulare proposte che vadano nella direzione di autorizzare l'impiego di personale la domenica."La situazione del personale impiegato nel settore del commercio al dettaglio si è fatta vieppiù  difficile e un'ulteriore deregolamentazione degli orari avrebbe conseguenze pesanti sulla vita familiare e sociale", si legge nella risoluzione, in cui si ricorda tra l'altro come la questione abbia un impatto anche sul personale occupato in altri settori e, più in generale, "sull'insieme della società" perché in gioco vi sono "la qualità di vita di «intere aree del cantone". I delegati di Unia Ticino dicono dunque "no alla società delle 24 ore", verso cui  spingono proposte come quella del Dipartimento cantonale delle finanze e dell'economia (Dfe) di allentare attraverso un intervento dei parlamentari ticinesi a Berna i vincoli posti dalla legge federale sul lavoro il divieto di impiegare manodopera la domenica e nei giorni festivi, ma anche iniziative come quella approvata ieri dal Consiglio nazionale che promuove lo “shopping non stop” nei negozietti annessi alle stazioni di benzina e contro cui «va promosso il referendum». I circa 80 delegati sindacali presenti hanno pure manifestato pieno appoggio alle misure di lotta che il personale della Navigazione Lago Maggiore (NLM) potrebbe intraprendere nelle prossime settimane qualora le loro "legittime rivendicazioni in favore dell'occupazione, del servizio pubblico e del turismo nella regione" non venissero prese in considerazione dalla direzione della NLM in sede di trattativa, il prossimo mercoledì. Solidarietà e stata espressa anche ai colleghi italiani della Navigazione "che pure stanno conducendo un'importante battaglia contro i tagli previsti" e che, si legge nella risoluzione, "il carattere internazionalista del nostro sindacato non ci permette di dimenticare".

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