Ticino
Unia denuncia la giungla nell’edilizia
Redazione
15 anni fa
Coinvolto, a dire del sindacato, anche il vice presidente della Commissione paritetica. Paolo Locatelli: "Sono sconcertato"

Unia scatenata: è un fiume di denunce. Il caso più clamoroso coinvolge il vice presidente della commissione paritetica, Ferdinando Santaniello, che fa capo alla Antonini Ghidossi di Bellinzona. L'accusa del sindacato è dumping salariale. Vittima un capo operaio pagato 1'500 franchi al mese contro i 5'411 previsti dal minimo sindacale, situazione che si è protratta dal 2007 ad oggi. La vertenza si è risolta ai primi di ottobre con il pagamento, da parte dell'azienda, di circa 70mila franchi di arretrati. Ma oggi è venuta alla luce. Ed è solo la punta di un iceberg stando ad Unia che lancia un grido d'allarme, sostenendo che le denunce possono essere utili solo se servono a mettere in moto una ondata di sana indignazione e permettono di agire. "Sono sconcertato", dichiara il presidente della Commissione paritetica Paolo Locatelli.Tra le denunce sindacali di oggi anche quella che tocca il cantiere ex Palace a Lugano. Si parla di una decina di lavoratori assunti da una ditta che lavora in sub appalto, la Taba Schalungen. E anche in questo caso l'accusa, oltre al superamento dei limiti orari di lavoro, è di dumping salariale. Buste paghe di circa mille franchi inferiori ai minimi contrattuali. Il caso sarà discusso lunedì nella riunione prevista con la direzione lavori.Infine, dopo essere stata smentita dalla commissione paritetica sul caso di caporalato all'impresa Casada di Malvaglia, Unia torna alla carica. E documenti alla mano sostiene: la situazione non è cambiata. Anzi.A seguito della nostra denuncia a pagare i dipendenti è stata una nuova ditta di intermediazione, la Emme Casseri Sagl, fondata il 14 settembre e fallita lunedì. Da oggi, dicono i sindacalisti, i dipendenti sono senza lavoro.Intanto giungono le reazioni. Sui presunti abusi al cantiere ex Palace a Lugano da noi contattata la Municipale Giovanna Masoni dice: non abbiamo avuto una segnalazione concreta se non da parte di UNIA una richiesta di informazioni che abbiamo chiesto a COMSA di evadere. Lunedì prossimo abbiamo già in agenda la seconda riunione con l’Associazione interprofessionale di controllo, i sindacati e l’ufficio del lavoro che si terrà in cantiere. Da parte nostra, aggiunge Masoni, chiediamo a COMSA misure preventive e possibilità di controllo adeguate, in particolare il sistema di controllo elettronico, le entrate e le uscite dal cantiere e la banca dati elettronica dei subappaltatori e dei loro dipendenti. Lo scopo è prevenire abusi e permettere i controlli delle autorità e degli organismi competenti. Qualora, malgrado gli sforzi in atto e inaspettatamente, si dovessero verificare abusi, andranno immediatamente corretti e se fosse il caso sanzionati. Nel tardo pomeriggio è giunta anche la reazione della Antonini Ghidossi di Bellinzona sul caso di dumping salariale che coinvolge Ferdinando Santaniello, vice presidente della commissione paritetica dell’edilizia. Il caso citato in modo peraltro improprio – citiamo – è usato ai fini di screditare la categoria imprenditoriale-edile che si dovrà confrontare con la parte sindacale nelle prossime trattative per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro. Evidentemente Unia – conclude la nota – utilizza il buon nome della ditta per meri fini di propaganda. Abbiamo provato, senza successo, a contattare il titolare della Casada. Insomma, nei prossimi giorni se ne saprà di più. E si potrà meglio capire se il settore dell'edilizia si è realmente trasformato in una giungla, come denuncia Unia. [email protected]

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