Ticino
Un'amicizia distante 315 km
Un'amicizia distante 315 km
Un'amicizia distante 315 km
Redazione
9 anni fa
Sottoscritto un patto tra i comuni di Centovalli, Terre di Pedemonte e la città di Livorno

Sono ben 315 chilometri che in linea d'aria separano i comuni di Centovalli, Terre di Pedemonte con la città di Livorno. Ma ciò non ha impedito di sottoscrivere un Patto di Amicizia in memoria degli storici rapporti che li uniscono da secoli.

"Il legame tra gli Svizzeri e Livorno nasce già a fine Cinquecento con l’emanazione delle Leggi Livornine volute dal granduca Ferdinando I de’ Medici" spiegano i comuni ticinesi, la cui delegazione si è recata da giovedì 11 a sabato 13 febbraio nella città toscana. "I contenuti avanguardistici di tolleranza etnica e religiosa di queste leggi richiamarono genti dalle parti più disparate d’Europa, contribuendo così al popolamento della neonata città portuale, sbocco al mare Mediterraneo del Granducato di Toscana. In questo favorevole contesto, i Ticinesi provenienti dalle Terre di Pedemonte e dalle Centovalli ottennero dai granduchi, dal 1631 fino al 1847, l’esclusiva del servizio di facchinaggio del porto, fulcro pulsante della città e motore della sua prorompente espansione".

"Nel corso dei secoli," prosegue la nota, "la presenza di nostri antenati fu costante e contribuì allo sviluppo della città così come a quello dei due comuni del Locarnese dove, grazie agli emigranti di ritorno, furono commissionate, finanziate e costruite numerose opere pubbliche e religiose. Il fenomeno migratorio non ebbe però un risvolto solo in termini materiali. Attraverso i suoi emigranti, le nostre terre furono in contatto con modi di vita e valori di una grande città aperta sul mondo e che, grazie alle sue particolari leggi e al porto, aveva acquisito un forte carattere cosmopolita e multiculturale. Lo sviluppo della nostra regione nei secoli, in termini sociali, economici e culturali così come linguistici e devozionali, beneficiò in maniera notevole di questa influenza. Attraverso il Patto di Amicizia, i nostri comuni hanno così reso concreto il proprio desiderio di riscoprire e condividere un aspetto importante della loro storia".

Alla delegazione ticinese, accolta con grande ospitalità, è stato riservato un ricco programma d’incontri e visite volto ad approfondire la reciproca conoscenza e dare avvio a dei rinnovati rapporti di amicizia e di scambio in ambito culturale e turistico. Tra le varie attività svolte, spiccano l’invito ad assistere al Concerto di Carnevale al rinomato Teatro Goldoni e le visite al Museo Civico Giovanni Fattori, al Santuario della Madonna di Montenero e alla Fortezza Vecchia nelle vicinanze del Porto Mediceo.

Momento clou del soggiorno è stata la cerimonia di sottoscrizione del Patto di Amicizia nella Sala delle Cerimonie di Palazzo Comunale alla presenza dell’assessore alle Culture Serafino Fasulo e della vicesindaco di Livorno Stella Sorgente, la quale ha sottolineato nel suo intervento l’importante contributo dato dagli emigranti ticinesi allo sviluppo della città. Il sindaco di Terre di Pedemonte Fabrizio Garbani Nerini, rileggendo alcuni passi di antiche lettere d’emigranti, ha ricordato nel proprio discorso la dimensione umana del fenomeno migratorio presentando alcune tipiche e significative caratteristiche delle storie degli genti che partivano dalle nostre terre: la nostalgia di casa, le questioni finanziarie, il timore di perdere la salute e l’incertezza del domani. Il sindaco di Centovalli Giorgio Pellanda ha, dal canto suo, portato il saluto del Presidente del Gran Consiglio Luca Pagani e sottolineato l’importanza di far conoscere alle odierne e future generazioni la storia del territorio e degli uomini e donne che per secoli si sono fatti apprezzare per l’impegno, il sacrificio e l’affidabilità nel lavoro.

Il comune di Terre di Pedemonte, rappresentato anche dal vicesindaco Bruno Caverzasio e dalla municipale capodicastero cultura Maricarmen Losa, ha espresso la propria riconoscenza per l’accoglienza ricevuta donando alla città di Livorno un quadro dell’artista tegnese Carlo Mazzi, gentilmente offerto dalla figlia Silvia Mazzi-Mina. Ugualmente molto apprezzato lo splendido zircone estratto dalle rocce tra Palagnedra e Rasa dal ricercatore Fabio Girlanda e donato alle autorità livornesi dalla delegazione del comune di Centovalli, composta dal sindaco Giorgio Pellanda, dal vicesindaco Ottavio Guerra e dal municipale Roberto Fantoni.

Il soggiorno si è concluso con un buffet preparato e offerto dai membri volontari dal Circolo Svizzero di Livorno e di Pisa che hanno gentilmente accolto la delegazione nella loro sede. Per contraccambiare l’ospitalità ricevuta e consolidare la rinnovata amicizia, tra alcuni mesi, i comuni di Terre di Pedemonte e Centovalli riceveranno la visita di una rappresentanza livornese.

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