
C'è un fantasma che si aggira sul Lago Maggiore? Secondo almeno quattro persone sì.
Una di queste persone è il 55enne Massimo Manfredi, presidente del National Ghost Uncover, che racconta la sua incredibile esperienza sul Corriere del Ticino di oggi.
A seguito di alcune segnalazioni, a fine gennaio Manfredi ha organizzato degli appostamenti sul Lago Maggiore, nella zona di Locarno. E una sera il gruppetto di acchiappafantasmi ha visto palesarsi "una presenza fantasmagorica".
"La natura di ciò che abbiamo visto non la posso accertare, so solo che abbiamo visto" racconta Mandredi. "Aveva un collo lungo e si è spinto verso di noi fin quasi a toccare la barca. Una creatura enorme che tuttavia non ha fatto increspare l'acqua. Perciò non può trattarsi di un essere vivente, anche se per un attimo sono riuscito a toccarlo."
L'uomo afferma di avere del materiale fotografico che dimostrerebbe l'esistenza di questo fantasma, nel frattempo denominato "Maggie".
"Ma non lo mostreremo prima di averlo fatto analizzare" puntualizza. "Siamo un'associazione seria."
"L'ho visto io, come pure altre persone" spiega ancora Manfredi. "Qualcosa ci dev'essere. Se poi non troveremo una spiegazione valida, catalogheremo l'avvenimento come mistero insoluto. Sarà comunque una bella storia da raccontare."
Manfredi afferma di voler effettuare ulteriori appostamenti in primavera, per raccogliere maggiori informazioni su "Maggie".
Un fantasma sulla cui esistenza esprime qualche perplessità il coordinatore del gruppo ticinese del Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze, Paolo Attivissimo. "Senza materiale concreto, non si può credere nemmeno a un premio Nobel" afferma Attivissimo, il quale critica in particolare "la riluttanza a rendere pubblici i dati concreti a disposizione, come le fotografie."
"In fondo" conclude Attivissimo, "questo tipo di condivisione rappresenta uno dei capisaldi della scienza."
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