Ticino
Una petizione per permettere a Zelal e Yekta di concludere gli studi, "obiettivo 5'000 firme"
Redazione
7 giorni fa
Il documento per sostenere i due fratelli è online da oggi. Sarà possibile firmarlo fino al 21 marzo. Zelal: "Mi ha fatto piacere ricevere questo attestato di solidarietà".

Chiedere alle autorità cantonali ticinesi di dare la possibilità a due giovani fratelli provenienti dalla Turchia di terminare gli studi malgrado il loro statuto d’aiuto d’urgenza. È l’obiettivo con cui è stata lanciata oggi una petizione online. Zelal, 20 anni, vive in Svizzera dall'ottobre 2021 ed è iscritta alla Csia. I suoi genitori, tramite l’avvocata Iglio Rezzonico, hanno fatto richiesta per un permesso di soggiorno e sono ora in attesa di una risposta dalla Corte europea per i diritti umani. Il problema è che mentre si aspetta la decisione della suddetta Corte, che non dovrebbe giungere prima di un anno e mezzo, nessun maggiorenne può andare a scuola né lavorare. Zelal dovrebbe quindi interrompere la sua formazione in Design Visivo alla Csia, mentre il fratello Yekta sarebbe costretto a smettere di frequentare il suo apprendistato di elettricista. 

La richiesta

La petizione serve proprio a contestare questo aspetto. “Se hai vent’anni non puoi passare le tue giornate a casa. Soprattutto se lì, a due passi da casa tua, c’è una scuola dove stavi andando e che ti interessa. Eppure è quello che potrebbe succedere a Zelal e a suo fratello Yekta”, si legge nel documento. “Li abbiamo conosciuti tre anni fa, quando erano appena scappati dalla Turchia, perché il loro papà era un attivista per i diritti del popolo curdo, a cui appartiene, e rischiava il carcere”. A quel tempo “sapevano qualche parola, mentre adesso parlano perfettamente”. “Che fastidio potranno mai dare due giovani con buona voglia di fare, con sete di vita e ottimi voti, se vanno a scuola invece di stare a casa? Noi, un gruppo d’amici di Yekta e Zelal, stiamo raccogliendo firme affinché possano proseguire gli studi intrapresi anche in questo tempo di attesa”.

Obiettivo 5'000 firme

“La petizione può essere firmata da oggi fino al 21 marzo. Da questa mattina, abbiamo già ottenuto circa 200 sottoscrizioni”, ci dice Zelal. “Fa piacere ricevere tali attestati di solidarietà”. La nostra interlocutrice non si è data un obiettivo in termini di numero di adesioni da raggiungere, “ma vorrei che arrivassimo almeno a 5’000. La speranza è che tutti i nostri sforzi possano produrre un risultato concreto”.