In bolletta
Una petizione chiede che le Ail non aumentino i prezzi dell'elettricità per il 2023
© Cdt/Chiara Zocchetti
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Filippo Suessli
3 anni fa
Una petizione lanciata dal Movimento per il socialismo chiede che le Aziende industriali di Lugano non aumentino i prezzi il prossimo anno.

Basta aumenti in bolletta. È questo ciò che chiede il Movimento per il socialismo che ha lanciato una petizione indirizzata al Municipio di Lugano per chiedere che le Aziende industriali della Città rinuncino agli aumenti annunciati per il prossimo anno, si parla di oltre il 30%. "Poco meno di un anno fa, il Municipio di Lugano aveva annunciato un aumento delle tariffe dell’acqua potabile – poi avvenuto dal 1° gennaio 2022 – del 20%. Per un normale nucleo familiare l’aumento è stato di circa 100 franchi all’anno", si legge nella nota dell'Mps. "Ora, un altro elemento di prima necessità, l’energia elettrica, subirà un aumento. Infatti le AIL (Aziende Industria di Lugano) hanno annunciato negli scorsi giorni un aumento delle tariffe pari al 33,5% rispetto al 2022. Dopo quelle dell’acqua, ecco ora un nuovo aumento dell’energia elettrica che per un’economia domestica di medie dimensioni, sarà di circa 200 franchi in più all’anno".

Non è la prima volta

Secondo i promotori, questo è solo l'ultimo di una serie di aumenti negli ultimi anni. "Dal 2009, la tariffa dell’energia distribuita dall’AIL SA a una cinquantina di comuni ha subito un aumento costante: dal 2009 al 2022, la bolletta è infatti cresciuta del 12,1%. Con le tariffe del 2023, l’aumento sul periodo 2009-2023 sarà del 48,16%!", si legge ancora. D'altro canto, conclude l'Mps, i salari non sono aumentati allo stesso modo: "Senza dimenticare che alla maggior parte dei salari non è stato riconosciuto il rincaro 2022 (1,5%) e verosimilmente rischia di non esserlo neppure quello del 2023 (3,5% probabile)".

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