
Dopo aver assorbito la società di gestione precedente, la Nuova Carì Impianti turistici SA si avvicina alla sua seconda stagione invernale con ottimismo. La neve in quota per ora latita, ma l'obiettivo rimane quello di aprire almeno la parte alta del comprensorio e il villaggio per i bambini in occasione delle vacanze natalizie. E per farlo - spiega il presidente Marco Costi - si è deciso di potenziare il sistema di innevamento programmato: "Abbiamo installato delle lance nuove, dei cannoni nuovi, una centrale di pompaggio che il turista non vedrà se non perché vedrà della neve programmato in più". L'altra grossa novità consiste nell'introduzione di battipista intelligenti, i primi in Ticino a essere dotati di una tecnologia che consente di rilevare con precisione le condizioni del fondo: "Non sono semplicemente dei battipista, ma sono delle sentinelle per il comprensorio", spiega sempre Costi. "Per tanto ci daranno quelle informazioni che poi verranno trasmesse a chi produrrà la neve".
L'aiuto del TicinoPass
Vi saranno poi nuove offerte gastronomiche, eventi e un'ulteriore valorizzazione della Casa Alpina, che permetterà di alloggiare scolaresche e gruppi anche durante la settimana lavorativa. In modo da cercare di migliorare i numeri della non facile scorsa stagione. "Siamo riusciti in definitiva a realizzare oltre 30'000 passaggi durante il periodo invernale", ci dice Amos Fasoletti, membro del Municipio di Faido, azionista unico della SA. "Sono numeri soddisfacenti considerando le condizioni difficoltose a livello di innevamento, soprattutto a ridosso delle vacanze natalizie che per noi rappresentato il momento chiave dell’anno". Ad aver contribuito in maniera significativa anche il nuovo TicinoPass: "Ci ha permesso di portare a Carì circa 9'000 persone, ovvero circa il 30%", prosegue Fasoletti. "È un risultato soddisfacente ed è un progetto che si sta riconfermando con buoni numeri anche quest’anno".
Il sogno 'laghetto'
Lo sguardo di Carì si spinge però oltre le stagioni invernali, sempre più in balìa di una meteo imprevedibile e temperature miti. La tanto proclamata destagionalizzazione nella stazione leventinese passa in particolare dalla creazione di un Glamping a 2000m che fungerà da calamita per un turismo definito "dolce". No a slittovie o zipline, sì a percorsi escursionistici o alpinistici. E ancora un laghetto con triplice funzione: per l'innevamento, anti-incendio, ma anche in caso di penuria d'acqua sui pascoli: "Questo è un nostro sogno", afferma Costi. "Abbiamo visto sulle carte che era già presente un laghetto tanti anni fa e vorremmo ripartire da lì. Se pensate che il sistema d’innevamento prevede la possibilità di utilizzare tubi anche per innaffiare i prati. Secondo noi, può essere un’ottima opportunità.
