
Erano 18 i deputati, tutti dell'UDC e capitanati da Orlando del Don, che lo scorso mese di dicembre avevano sottoscritto una mozione urgente per un caso definito di "malagiustizia" che riguarda una bambina di 6 anni tolta alla sua famiglia affidataria. Nel mirino erano finite in particolare le Autorità Regionali di Protezione (ARP) e l'Ufficio Autorità di Protezione (UAP), sulle cui modalità di gestione i granconsiglieri chiedevano lumi al Governo.
Ora i 18 deputati tornano sul caso, dopo esssere stati informati "da fonti sicure" che la curatrice educativa della minore finita al centro della questione, sarebbe stata nominata quale tutore ufficiale. Una nomina che i deputati definiscono "poco chiara e anomala".
Pertanto chiedono al Consiglio di Stato: "La curatrice educativa in questione è stata oggetto di denuncie penali da parte dei famigliari della bambina al centro della vicenda riportata nella mozione? La curatrice educativa è stata nel frattempo nominata quale tutore ufficiale? Ritenete opportuno che questa curatrice educativa, contestata da più parti nonché oggetto di Atto parlamentare ancora inevaso, possa assumere nel frattempo il ruolo di tutore ufficiale prima che la sua posizione e le contestazioni di cui è stata oggetto possano essere chiarite e/o evase? Quale urgenza ha potuto motivare una tale procedura di nomina e quali sono stati i criteri che sono stati adottati per indirizzare la scelta su questa candidata piuttosto che su altri candidati, premesso che sia stato aperto un concorso per l’assunzione di questo nuovo collaboratore?"
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