
“L’ospedale è il nostro fiore all’occhiello”. Michele Faul, presidente dell’Associazione Aiuto Ayomé Africa, descrive così a Ticinonews la struttura ospedaliera di Ayomé (Togo), che il 24 maggio è stata travolta da un uragano. Un evento che ha “causato gravi danni allo stabile, scoperchiando il tetto della nuova ala dove sono situate le sale operatorie e mettendo così a rischio la sicurezza dei pazienti e del personale, nonché rendendo inutilizzabile il blocco operatorio”. Da qui l’appello urgente dell’Associazione, che chiede un aiuto finanziario ai ticinesi per la ricostruzione del tetto. “Abbiamo ricevuto i preventivi e i lavori ammontano a circa 45mila franchi, per questo ogni donazione, piccola o grande, contribuirà direttamente a rendere il nostro ospedale nuovamente sicuro e funzionante”.
I danni
L’urgano, come si può vedere dalle foto, ha causato il crollo parziale del tetto dell'ospedale, inclusa la sezione che ospita le nostre nuove sale operatorie. Questa devastazione “ha reso il blocco operatorio inagibile e ha posto una seria minaccia alle attrezzature mediche avanzate che con tanto impegno abbiamo acquisito. Grazie al tempestivo intervento del nostro staff, tutti i pazienti sono stati messi in salvo e stanno bene, ma ora si trovano in strutture temporanee che non possono garantire lo stesso livello di cure e sicurezza”. Fortunatamente, aggiunge Faul, “l’impianto fotovoltaico che alimenta l’ospedale, il primo della regione, non è stato toccato”. Un progetto “realizzato in collaborazione con la Scuola Universitaria della Svizzera italiana (Supsi)”.
In arrivo la stagione delle piogge
Dopo l’uragano, l’Associazione si è subito messa all’opera, anche perché in Togo sta per arrivare la stagione delle piogge. “I lavori urgenti di riparazione si sono conclusi negli scorsi giorni, con una spesa minima siamo riusciti a coprire il tetto per evitare dei problemi a livello di allagamenti e riprendere le operazioni”, aggiunge il presidente.
“Un punto di riferimento per la regione”
L’ospedale Notre Dame d'Ayomé, continua Faul, “è diventato un punto di riferimento per la Città e i suoi dintorni, assicurando l’assistenza sanitaria a migliaia di persone ed impiega dipendenti togolesi”. Un progetto reso possibile “grazie all’aiuto di diversi benefattori e dell’Ente Ospedaliero Cantonale (Eoc) che ha fornito dell’attrezzature che in Ticino non erano più utilizzate”. Materiale che, precisa il presidente, “in Togo non si trovava oppure costava molto di più”. La struttura è composta da più stabili, l’ultimo dei quali (quello colpito dall’uragano), inaugurato a gennaio 2023. “Ed è proprio qui che si trovano le due sale operatorio che permettono l’esecuzione di interventi chirurgici che prima non erano possibili”.
Come aiutare
Per aiutare l'Associazione a ricostruire il tetto dell'ospedale, l'invito è di andare sul sito www.ayome.org e donare con Twint, oppure di fare un bonifico a Associazione Aiuto Ayomé Africa, Banca Raiffeisen Morbio-Vacallo, via Asilo 3, 6834 Morbio Inferiore, IBAN: CH82 8080 8008 0022 8066 9.