
Il vasto incendio che sta interessando Rodi ha bruciato vaste aree di foresta, distruggendo anche alberghi e abitazioni. Migliaia di persone sono state sfollate, tra popolazione e turisti. Sull’isola greca era presente anche un folto gruppo di ticinesi. Abbiamo raggiunto Mattia Marinelli, del Luganese, che è fuggito dal suo hotel prima che fosse distrutto dalle fiamme. “È stata un’odissea”, ci ha detto, ricostruendo quanto è successo nelle ultime ore.
Fiamme sempre più vicine all’albergo
“Sabato abbiamo cominciato a vedere un fumo sempre più denso vicino al nostro albergo, poi la nostra spiaggia ha cominciato riempirsi di gente del resort di fianco”, ci racconta Mattia, spiegando che fino all’ultimo non hanno ricevuto indicazioni da parte del personale dell’albergo. Quando poi la situazione si è fatta più seria, hanno dovuto raccogliere in fretta e furia le loro cose dall’albergo. “Abbiamo recuperato le cose principali, come i documenti, e poi abbiamo cominciato a camminare senza sapere dove andare”.
La fuga
Poi è iniziata l’odissea. “Zaino e bambini in spalla, abbiamo camminato per ore sotto il sole, il caldo e la paura. Siamo infine arrivati a una spiaggia, che era diventato un punto di ritrovo. Abbiamo aspettato, senza sapere nulla. Tra le 23 e mezzanotte sono cominciate ad arrivare le prime barche, che ci hanno portato via. Per fortuna perché il fuoco si avvicinava sempre più”.
“Scene surreali”
Le scene che si sono presentate di fronte a Mattia e i suoi amici sono di quelle che non dimenticheranno facilmente. “Prima hanno caricato donne e bambini, poi gli uomini. Sono state scene surreali", racconta ancora Marinelli, che insieme alla sua famiglia e ai suoi amici è stato portato al porto di Rodi, a circa due-tre ore di distanza. Qui hanno trovato “rifugio” in locali pubblici, palestre o scuole e sono stati assistiti dalla popolazione locale, che ha fornito cibo e materassini.
Lasciati a sé stessi
Tanto supporto dalla popolazione locale, ma Mattia e gli altri turisti si sono sentiti un po' abbandonati dalle autorità. "Non abbiamo ricevuto nessun tipo di assistenza. Abbiamo cominciato a guardare i voli e ne abbiamo trovato uno, che partirà questo pomeriggio". Da parte sua, il Dipartimento federale affari esteri ha spiegato di aver risposto a poco più di 100 richieste di informazioni da quando sono iniziate le operazioni di evacuazione. Per il DFAE l'aeroporto di Rodi funziona normalmente e i voli di ritorno in Svizzera possono essere organizzati privatamente o tramite un'agenzia di viaggi. Una portavoce ha fatto sapere che un funzionario consolare è stato inviato sull'isola per aiutare i cittadini svizzeri presenti sull’isola.
Organizzato un aereo di rientro da agenzie di viaggio
Nel frattempo tre operatori turistici svizzeri - Kuoni, Helvetic Tours e ITS Coop Travel – hanno organizzato un volo speciale da Rodi verso la Confederazione, previsto la prossima notte, per un centinaio di persone sfollate da alberghi resi inabitabili dal vasto incendio. Il volo è operato dalla compagnia Edelweiss ed è gratuito, ha indicato il portavoce di Kuoni Markus Flick a Keystone-ATS. La priorità sarà data ai turisti maggiormente colpiti dal disastro. Tutti i clienti di Kuoni a Rodi stanno bene, ha comunque sottolineato Flick.
C’è chi annulla le vacanze
I clienti che hanno prenotato le vacanze a Rodi nei prossimi giorni, ma che hanno deciso di non partire a causa degli incendi boschivi, potranno annullare gratuitamente il viaggio almeno fino a domani, ha indicato ancora Kuoni.
Il DFAE ha aperto uno "sportello svizzero" a Rodi
Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha aperto uno "sportello svizzero" all'aeroporto internazionale dell'isola greca di Rodi, colpita da incendi boschivi, "per sostenere le persone di nazionalità svizzera sul posto", ha indicato oggi lo stesso DFAE a Keystone-ATS. Il DFAE aveva già annunciato ieri che un ulteriore funzionario era in arrivo a Rodi per rafforzare il consolato onorario. Questi è ora arrivato a Rodi in modo da rendere possibile l'apertura dello sportello. "Il nostro Consolato onorario in loco (...) rimane aperto per assistere i cittadini svizzeri in base alle loro esigenze e in conformità con le regole stabilite", ha proseguito il DFAE. L'ambasciata svizzera ad Atene è in contatto con le autorità competenti di Rodi. Da quando sono iniziati gli annunci di evacuazione, la helpline del DFAE ha risposto a circa 150 richieste riguardanti la situazione a Rodi. Il dipartimento di Ignazio Cassis conferma la presenza di cittadini svizzeri tra gli sfollati, ma non dispone di una visione d'insieme sul numero di cittadini elvetici coinvolti, né di informazioni su eventuali vittime svizzere. Il DFAE indica anche di aver adattato i propri consigli di viaggio per la Grecia. Tuttavia, questi menzionavano già "il rischio elevato di incendi boschivi durante i mesi estivi", viene precisato. Il DFAE ricorda ai cittadini svizzeri e ai turisti che si trovano in Grecia di seguire le istruzioni delle autorità locali.
Ue: "Schierati oltre 450 vigili del fuoco e 7 aerei"
La Commissione europea ha schierato tramite il meccanismo di protezione civile Ue oltre 450 vigili del fuoco e 7 aerei antincendio da Italia, Francia, Bulgaria, Croazia, Malta, Polonia, Romania e Slovacchia "per sostenere i servizi d'emergenza" della Grecia impegnati a fronteggiare gli incendi che imperversano nelle isole di Rodi e Corfù, in Attica e nel Peloponneso. È il bilancio aggiornato del personale e dei mezzi inviati ad Atene diffuso dall'esecutivo Ue.