Ticino
Un terzo binario e una nuova fermata a Bellinzona
Un terzo binario e una nuova fermata a Bellinzona
Un terzo binario e una nuova fermata a Bellinzona
Redazione
6 anni fa
FFS e Città hanno presentato il progetto, che comporterà un costo di 170 milioni finanziati dalla Confederazione

Dal 2026 Bellinzona avrà una nuova fermata regionale nel cuore del suo Centro storico, rendendo il trasporto ferroviario ancora più attrattivo. Grazie alla realizzazione del terzo binario completo tra Bellinzona e Giubiasco – opera necessaria per garantire la stabilità dell’orario nel nodo di Bellinzona – sarà infatti possibile inserire anche la fermata di Bellinzona Piazza Indipendenza. Il nuovo binario permetterà inoltre un ulteriore sviluppo dell’offerta regionale del trasporto passeggeri con una frequenza tra Bellinzona e Locarno di un treno ogni 15 minuti. Grazie a questo progetto sarà anche possibile rivalorizzare la vista della murata dei castelli, patrimonio UNESCO, e ricollegare il quartiere Nocca al resto della Città con nuovi sottopassi pedonali.

Il progetto «3. binario e fermata Piazza Indipendenza» è stato presentato oggi a Bellinzona da FFS, Canton Ticino e Città di Bellinzona in vista della pubblicazione del progetto definitivo nelle prossime settimane sul Foglio ufficiale con possibilità di consultazione per 30 giorni in base alla Legge federale sulle ferrovie (Lferr).

Con l’apertura della galleria di base del San Gottardo (2016), del Monte Ceneri (2020) e il conseguente ampliamento dell’offerta, l'infrastruttura ferroviaria ha dovuto essere adattata per aumentarne stabilità e capacità. L’ultimo tassello di questi lavori è il completamento del binario supplementare tra Bellinzona e Giubiasco. Parte di questo prolungamento è già stato attuato con il progetto «Binario 36», che si concluderà il prossimo dicembre e che ha prolungato il binario numero 36 dalla stazione di Giubiasco in direzione di Bellinzona per una lunghezza di circa 1 chilometro. Il nuovo binario è stato messo in esercizio nel maggio del 2018. Il progetto «3. binario e fermata Piazza Indipendenza» prevede ora la realizzazione di un binario aggiuntivo dalla stazione di Bellinzona fino al ponte ferroviario Isolabella, situato all’incrocio stradale formato da via Saleggi, via Isolabella e via Canonico Ghiringhelli.

La realizzazione del terzo binario e della fermata di Piazza Indipendenza ha un costo previsto di ca. 170 milioni di franchi, interamente finanziati dalla Confederazione nell’ambito dei programmi di ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria PROSSIF 2025/2035 e Corridoio 4 metri. L’inizio dei lavori è previsto per la primavera 2021, mentre le messe in esercizio da fine 2025.

Un nuovo binario lungo 1,6 chilometri

Il progetto «3. Binario e fermata Piazza Indipendenza» contempla la posa di un terzo binario (lato città) tra il sottopasso Isolabella e la stazione di Bellinzona. In particolare, alla stazione verrà adattato il marciapiede 1 e realizzato un nuovo marciapiede di 220 metri per il traffico regionale. Sotto la collina di Montebello verrà scavata una seconda galleria (Svitto II) di 300 metri ad un solo binario. All’uscita di questa galleria sarà realizzata la fermata di Piazza Indipendenza, con due nuovi marciapiedi lunghi 220 metri (uno centrale e uno laterale), collegati con due nuovi sottopassaggi pedonali che permetteranno pure di ricollegare il quartiere Nocca al tessuto urbano del Centro storico. Sarà inoltre realizzata una seconda galleria da 30 metri sotto il torrente Dragonato in aggiunta a quella appena ampliata, i cui lavori sono già stati predisposti con il cantiere in via di conclusione. Lungo il tracciato saranno infine allargati tre ponti ferroviari e adattate altre opere ferroviarie come scambi, ripari fonici e linea di contatto.

Dal 2026 la nuova fermata di Piazza Indipendenza permetterà un migliore e più attrattivo accesso al sistema di trasporto ferroviario regionale, servendo un bacino d’utenza nelle immediate vicinanze di circa 14'000 unità insediative tra residenti, posti turistici e, soprattutto, addetti (posti di lavoro) che potranno così sfruttare al meglio i vantaggi che offrirà la nuova galleria di base del Monte Ceneri, a completamento del concetto di Metrò Ticino. Si calcola che saranno circa 3'200 gli utenti al giorno della nuova fermata, la quale – assieme alle altre nell’agglomerato del Bellinzonese – avrà un ruolo complementare a quella principale di Bellinzona dove è atteso un raddoppio dell’utenza entro il 2025 sino a 25'000 utenti al giorno.

Valorizzazione della murata e dell’intero comparto adiacente al Centro storico

Grazie al terzo binario e ad alcune opere collaterali, la murata e i castelli saranno valorizzati, in particolare aprendo la vista su parti che oggi risultano nascoste e riqualificando l’entrata al posteggio Cervia mediante la chiusura della breccia allora scavata nella murata. I lavori di realizzazione saranno costantemente monitorati e seguiti anche dall’Ufficio federale della cultura, in accordo con il quale, e assieme pure agli uffici cantonali che sovraintendono al tema dei beni culturali, è stato allestito un rapporto d’impatto monumentale, che nel corso del 2018 è stato inviato all’organizzazione UNESCO a Parigi, la quale ha nel frattempo dato il suo nullaosta al progetto.

Parallelamente al progetto ferroviario di competenza delle FFS, la Città di Bellinzona, sulla base di un mandato di studio in parallelo già concluso e dei risultati dell’esame preliminare svolto dal Dipartimento cantonale del territorio, promuoverà una variante di Piano regolatore. Questa ne recepirà le opere e permetterà di valorizzare ulteriormente l’intero comparto adiacente al Centro storico, in particolare, ricucendo i comparti al di qua e al di là della ferrovia attraverso il ripristino dei percorsi pedonali e le vie storiche di vicolo Cusa e vicolo von Mentlen, rispettivamente con una riqualifica e uno sviluppo adeguati e rispettosi del tessuto storico del quartiere.

L’intero progetto, che fa parte di quelli strategici del nuovo Comune di Bellinzona, fungerà così da ulteriore attrattore d’interesse per la Città, a supporto dell’economia e del commercio locale, rispettivamente migliorerà ulteriormente la vivibilità dei comparti interessati e la mobilità sostenibile della regione.

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