
Venerdì 25 maggio 2018 si è tenuta a Giubiasco l’annuale assemblea generale ordinaria di AM Suisse Ticino (associazione di categoria delle metalcostruzioni e della tecnica agricola).Tema centrale dell’assemblea, la delicata situazione che gravita attorno alla Legge sulle imprese artigianali (LIA), di cui pubblichiamo il comunicato.
"Una legge, sulla quale pende attualmente una proposta di abrogazione da parte del Consiglio di Stato, senza alcun controprogetto, e sulla quale dovrà esprimersi ora il Gran Consiglio. Tutto ciò, nonostante lo stesso Consiglio di Stato, nel Messaggio licenziato all’indirizzo del Legislativo, abbia sottolineato gli indubbi vantaggi apportati dalla legge non solo all’intero settore ma anche all’economia cantonale.
L’ing. Piergiorgio Rossi, presidente di AM Suisse Ticino, ha illustrato la grave situazione di stallo venutasi a creare in ambito LIA a causa dello sconcertante atteggiamento assunto dal Consiglio di Stato che, in diverse occasioni, non solo ha prevaricato il suo ruolo istituzionale di organo esecutivo (e non legislativo), ma ha pure dimostrato un’assoluta mancanza di rispetto nei confronti degli organismi direttamente coinvolti – vale a dire l’Unione Associazioni dell’Edilizia (UAE) e la Commissione di vigilanza LIA – ma, soprattutto, dei nove collaboratori impiegati presso gli uffici della LIA a Bellinzona comunicando le proprie decisioni in ambito LIA a mezzo stampa. Tali decisioni hanno – di fatto – imposto l’autosospensione alla Commissione di vigilanza LIA, impossibilitata a svolgere la propria funzione, e impediscono ai collaboratori della LIA di operare secondo il mandato conferito loro dalla legge che, lo rammentiamo, ad oggi è tuttora in vigore.
A questo proposito, il sostegno da parte dei soci di AM Suisse Ticino presenti è risultato essere unanime e convinto, non solo nei confronti della LIA – sicuramente correggibile e migliorabile – ma anche verso il lavoro portato avanti dall’apposito gruppo di lavoro, composto da rappresentanti dell’UAE, dei sindacati e dei partiti politici rappresentati in Gran Consiglio, che si è adoperato per elaborare delle proposte di modifica della legge volte a rendere la LIA compatibile con il diritto superiore (Legge sul mercato interno) e in generale maggiormente condivisibile.
Emblematico il fatto che, nonostante l’impegnativo lavoro svolto dall’apposito gruppo di lavoro, il Consiglio di Stato non abbia ritenuto necessario discutere con lo stesso le proposte elaborate prima di affossarle senza alcun genere di approfondimento.
Un’altra tematica che ha sollevato diversi interrogativi e molte perplessità è la revisione della Legge sulle commesse pubbliche (LCPubb) e del relativo regolamento di applicazione (RLCPubb/CIAP). Anche in questo ambito è infatti emerso chiaramente che diverse modifiche di legge e del regolamento sono state portate avanti unilateralmente dalle Autorità nonostante il chiaro parere contrario espresso da AM Suisse Ticino e dall’Unione Associazioni dell’Edilizia, in rappresentanza dell’economia privata, in particolare in occasione della consultazione interna al Centro di consulenza per le commesse pubbliche.
Tra gli aspetti più criticati del regolamento, l’eliminazione dei titoli superiori all’AFC, il criterio della responsabilità sociale, la validità e l’abolizione di alcune dichiarazioni, la carenza nelle verifiche e nella vigilanza e l’eccessiva libertà concessa in ambito di applicazione.
AM da sempre convita dell’importanza ricoperta dalle competenze professionali e del loro miglioramento ha organizzato diversi cicli di corsi preparatori alla maestria federale con uno sforzo notevole per tutte le parti coinvolte. Sforzo questo che dovrebbe avere un riscontro pratico poiché l’artigianato non può e non deve essere banalizzato.
Una nota positiva è certamente emersa da un progetto che l’associazione sta portando avanti dallo scorso anno e che, grazie a risorse ed energie investite a favore della promozione del settore e della formazione professionale, ha dato vita ad un’importante campagna mediatica accompagnata dallo slogan 'il metallo, il futuro'.
Complimenti ad AM Suisse Ticino, sono giunti in questo senso anche da Paolo Colombo, direttore della Divisione Formazione Professionale DFP, che ha ribadito l’importanza di poter valorizzare la formazione professionale soprattutto dal profilo qualitativo e i numerosi percorsi di perfezionamento professionale offerti dal sistema formativo svizzero.
I lavori assembleari sono poi proseguiti con le nomine statutarie che hanno visto riconfermato alla presidenza dell’associazione l’ing. Piergiorgio Rossi mentre la vicepresidenza è stata affidata a Fabio Cameroni, già membro di Comitato in sostituzione del membro uscente Angelo Margiasso che, unitamente a Marco Franscella, lascia il Comitato direttivo dopo lunghi anni di attività. Un sentito ringraziamento per l’ottima collaborazione e il lavoro profuso a sostegno dell’associazione è stato trasmesso ad entrambi i membri uscenti.
Grazie ad un’esaustiva panoramica relativa ai lavori eseguiti dagli apprendisti AM Suisse Ticino a Gordola l’ing. Marzio Ragazzi, presidente della Commissione formazione professionale, ha potuto poi illustrare l’importante lavoro svolto presso il Centro professionale AM che lo ricordiamo si occupa della formazione di apprendisti sia nel settore delle metalcostruzioni sia nel settore tecnica agricola (meccanici).
L’evento si è infine concluso, come di consuetudine, con la presentazione dei progetti vincitori del 'Premio Metallo AM Suisse Ticino', riconoscimento istituito dall’associazione in collaborazione con il Dipartimento ambiente costruzioni e design SUPSI di Trevano e volto a promuovere in modo significativo l’utilizzo del metallo nella costruzione civile e industriale. Per l’anno accademico 2017 la giuria ha deciso di attribuire il premio ex aequo a Elia Brusadelli per il progetto 'Il Pardo – Copertura rotonda al castello, Locarno' e Sacha Bibba per il progetto 'Una traccia nella corte – Passerella museo cantonale d’arte'."
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