
Un parco giochi dedicato a Lidia Cremona Boschetti, prima donna sindaca del Canton Ticino. L’inaugurazione è avvenuta negli scorsi giorni alla presenza delle autorità comunali, di un nutrito gruppo di cittadini e del presidente del Governo Manuele Bertoli.
Fra le prime due municipali donne del Ticino, Lidia Cremona Boschetti è stata sindaca di Vezio per 14 mesi, fra il 1971 e il 1972. Una donna caratterizzata da disponibilità e senso di responsabilità, ma anche cresciuta a “pane e politica”, spiega la figlia Liliana Stempfel ai microfoni di Ticinonews. “All’inizio era un po’ titubante, poi invece ha accettato con determinazione questo ruolo. Presumo, anche se sono di parte, che lo abbia svolto nel migliore dei modi. Da quello che raccontano le persone dell’epoca era un compito che svolgeva con cuore e anima”.
Anche se sindaca solo per un breve periodo, dopo il quale si è dedicata a tempo pieno alla cura della famiglia, Cremona Boschetti ha saputo lasciare il segno nella comunità della piccola frazione dell’Alto Malcantone, balzando agli onori della cronaca per avere organizzato una mobilitazione di paese contro le esercitazioni militari che mettevano in pericolo la selva castanile. Ma non solo, ricorda il sindaco di Alto Malcantone Giovanni Berardi. “Aveva acquistato da parte del comune una lavatrice, che aveva installato nella casa comunale. Chi non aveva l’apparecchio in casa propria poteva recarsi lì a fare il bucato. È una particolarità, ma indica come le donne possano portare una visione differente in politica”.
L’onorificenza conferita alla sindaca, deceduta nel 1979, è anche frutto del lavoro svolto dagli Archivi Riuniti delle Donne Ticino, che dal 2005 accendono i riflettori sul tema della presenza dei nomi femminili nei luoghi pubblici ticinesi. “Il nostro progetto è iniziato nel 2005 quando Lugano aveva fatto la sua prima grande aggregazione e in Svizzera, ma anche in Italia e in Europa, si iniziava a immaginare che delle strade e delle piazze potessero essere dedicate a delle figure femminili”, spiega la presidente onoraria Renata Raggi Scala.
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