Educazione
Un nuovo "Sole" splende nel cuore di Bellinzona
Redazione
4 giorni fa
È stata inaugurata la nuova struttura della Fondazione Otaf che ospita 25 minorenni con bisogni educativi e riabilitativi specifici. Una novità importante per le famiglie del Sopraceneri.

Sono occhi pieni di gioia quelli del Direttore di OTAF Roberto Roncoroni quando guarda le due nuove strutture che, nel centro di Bellinzona, ospitano minorenni con bisogni educativi e riabilitativi specifici. Attivo dal settembre 2024, il Centro di cui è stato oggi svelato il nome (“al Sole”) è ora pienamente operativo, così come il foyer "Casa al Faggio", che sorge nella villetta storica accanto ad esso e offre spazi abitativi. "È un progetto che ha una genesi di oltre 15 anni fa, quando sono avvenuti i primi contatti con il Cantone per creare una struttura nel Sopraceneri per bambini e ragazzi con bisogni educativi accresciuti", ha detto Roncoroni a Ticinonews. Il foyer abitativo è composto in totale da 8 camere e spazi comuni, mentre lo stabile (il nuovo centro "Al Sole") ha quattro piani. "Tre sono dedicati alle aule per le attività scolastiche, il quarto alle attività di riabilitazione: fisioterapia, ergoterapia, logopedia e low vision".

"Dal Sopraceneri non si deve più andare fino a Sorengo"

Attualmente nella struttura – di proprietà dell’Istituto di previdenza del Canton Ticino e in cui OTAF è in affitto –  una ventina di collaboratrici si impegnano quotidianamente nella presa a carico dei ragazzi, che si sono trovati subito bene negli spazi, come conferma la responsabile del settore scolastico Paola di Domenico. "L'hanno presa molto bene: trovano in questo centro quello di cui hanno bisogno, attività che contribuiscono al loro sviluppo e un gruppo di lavoro entusiasta e dinamico". A Bellinzona è sorto quindi un nuovo "Sole", la cui importanza e i cui vantaggi sono stati sottolineati dalle autorità, cantonali e comunali, presenti all’inaugurazione. "Sono diversi i vantaggi: per i ragazzi del Sopraceneri, innanzitutto non dover far capo a una struttura come l'OTAF a Sorengo, piuttosto che la provvida Madre a Balerna, che comportavano viaggi lunghi per accedere ai nostri servizi", ha ripreso Roncoroni. È stata inoltre sottolineata l'importanza di essere in piena città.