Ticino
Un nuovo laboratorio per gli apprendisti spazzacamini
Redazione
11 anni fa
Premiati inoltre 8 neo spazzacamini, tutti già impiegati. Presenti alla cerimonia il ministro Claudio Zali e il sindaco Marco Borradori

Serata importante per la Società cantonale degli spazzacamini ticinesi (SCST). Oltre a premiare i suoi apprendisti, l’associazione ha infatti presentato la nuova sala tecnica: un vero e proprio laboratorio, allestito alle Scuole professionali di Trevano, che ospiterà anche i vari corsi interaziendali promossi dalla stessa società. Ciò a dimostrazione della vitalità e del dinamismo di una formazione professionale in continua crescita. Infatti, come rilevato dal direttore del Dipartimenti del territorio Claudio Zali e dal sindaco di Lugano Marco Borradori, strutture come queste sono fondamentali per affrontare e garantire un adeguato percorso formativo.

Dopo tre anni di tirocinio, a fine ottobre i neo spazzacamini – Daniel Ferrari, Ivan Landrini, Pedro J. Abegao Romeiro, Davide Gielmi, Dimitri A. Ferrari, Cristel Ganna, Kim Grüter, Leone Ferrari – sono stati premiati nel corso di una cerimonia affollata che, oltre alla presenza di parenti, autorità scolastiche (direttore CPT Roberto Valaperta, Andrea Galbusera della Divisione formazione professionale) e rappresentanti della SCST (presidente Paolo Cadenazzi, Giuseppe Rigazzi, Claudio Pacchiari e Fabio Polverini), ha visto la partecipazione del ministro e del sindaco leghisti.

Si tratta di otto giovani entrati subito nel mondo del lavoro, a rafforzare una categoria professionale confrontata e sollecitata da una concorrenza sleale, che non considera le regole dell’arte e delle leggi; disagi e ingiustizie emersi persino, a metà settembre, in un’iniziativa parlamentare che chiede la tutela di chi opera in questo settore.

“Negli ultimi anni il mestiere di spazzacamino si è evoluto, adeguandosi alle esigenze normative riguardanti i nuovi impianti focolai, che a loro volta impongono il perfezionamento delle tecniche di verifica e di pulizia" ha sottolineato il ministro Claudio Zali. "Questo conferma quanto sia importante la vostra professionalità per il Cantone, gli enti pubblici e i privati".

“L’attività di questa categoria professionale", ha aggiunto, "oltre a garantire la sicurezza delle persone e degli edifici, permette di ridurre le emissioni in atmosfera (grazie ai minori consumi energetici), favorendo il raggiungimento degli obiettivi della strategia energetica e climatica 2050 della Confederazione, ma anche del Ticino”.

Con un occhio anche al portafoglio: in ambito di sistemi e impianti di riscaldamento, infatti, delle valide consulenze consentono incisivi risparmi finanziari per tutti.

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