
Gli attacchi informatici sono sempre più frequenti e hanno un impatto diretto sia sulle aziende, sia sui cittadini. Partendo da questo presupposto istituzioni, mondo economico e mondo accademico hanno deciso di unire le forze e di creare in Ticino Sos Cyber, una piattaforma pioneristica a livello svizzero per la gestione degli incidenti cibernetici. “È una collaborazione tra pubblico e privato, le cui competenze vengono messe a disposizione delle aziende e delle istituzioni per gestire gli attacchi informatici”, spiega Alessandro Trivilini, responsabile del servizio informatica forense della SUPSI.
Un numero verde
Concretamente la collaborazione sfocia in un numero verde (0800 800 188), che sarà attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 17. “Un operatore risponderà al telefono e proseguirà con un 'triage', ovvero codifica il tipo di emergenza. Dopodiché vengono messe in campo le competenze, coordinate dalla Supsi al servizio di aziende e pubbliche istituzioni”.
Il ruolo della prevenzione
Si tratta di una sorta di primo soccorso, come quello fornito da ambulanze o pompieri. Cruciale rimane tuttavia la prevenzione, come sottolinea il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi. "L'iniziativa è una risposta dopo un attacco informatico. L'obiettivo del Dipartimento attraverso il programma Cyber Sicuro è quello di aumentare la prevenzione per evitare che questi professionisti o il mondo accademico debbano intervenire per ripristinare la rete informatica di un'azienda o di un'istituzione dopo un attacco informatico”.
Le competenze
SOS Cyber è pensato per prendere a carico le emergenze coinvolgendo diverse competenze: da quelle tecniche e strettamente legate alla cyber sicurezza, fino agli aspetti legali e assicurativi degli attacchi informatici. Toccherà poi alle vittime scegliere di quali servizi usufruire e assumersene i costi. Non vi è però il rischio che il numero verde entri in concorrenza con la denuncia vera e propria in polizia? Per Gobbi no. "Quando ci si trova di fronte a un reato bisogna sempre segnalarlo all'autorità di perseguimento penale. Nel gruppo operativo Sos Cyber ci sono persone anche del mondo giuridico-legale che conoscono bene queste procedure e possono attivarle quando ci si trova di fronte a un tentativo di sottrazione di dati, una frode, fishing o altro”.