
L’inverno meteorologico termina con temperature elevate: Locarno-Monti con 11,1 gradi ha fatto registrare la seconda temperatura minima più elevata per il mese di febbraio dal 1936. La temperatura media in Svizzera è di +0.9 gradi rispetto alla norma. Proprio in occasione della fine dell’inverno meteorologico abbiamo raggiunto Luca Nisi, di MeteoSvizzera per fare il punto sui mesi appena trascorsi. In sintesi? Precipitazioni abbondanti, inverno mite soprattutto a Nord delle Alpi e veramente poco soleggiato.
Più 0,9 gradi rispetto alla norma
“Molti pensano che sia stato un inverno freddo, come quelli di una volta, ma in realtà se guardiamo le temperature medie sui tre mesi invernali notiamo un innalzamento di 0,9 gradi rispetto alla norma”, sottolinea Nisi. Ma come possiamo definire questo inverno con una parola? “È stato un inverno dinamico, molte perturbazioni hanno toccato la Svizzera e ci sono state abbondanti precipitazioni a Sud delle Alpi”.
Un inverno nevoso
Per quanto riguarda la montagna: nessun record. “Abbiamo registrato molta neve a media quota, ad Airolo si sono superati i 3 metri di neve fresco, a Faido 2,60 e si è superato il metro a Biasca”. Insomma: “Un inverno nevoso con un finale decisamente mite”. A sud delle Alpi, poi, “l’inverno è stato decisamente grigio. A Locarno-Monti e a Lugano si è trattato del terzo e quarto inverno meno soleggiato”.
Temperature primaverili
Negli scorsi giorni, ve ne sarete accorti, le temperature sono aumentate notevolmente. “Le temperature massime invece che essere sui 9 gradi, hanno toccato i 22. Questa notte Locarno Monti ha registrato 11,1 gradi: solo nel 2002 è stato più caldo”, spiega Nisi. “È come se ci fossimo spostati di colpo di un mese, questi sono valori che corrispondono al periodo di metà a aprile”.
Polveri sahariane
Tra il 22 e il 24 febbraio la polvere sahariana ha raggiunto di nuovo le nostre regioni. “Sul Ticino centro-meridionale è arrivato il favonio e i valori sono diminuiti grazie a questi venti. Sono comunque valori elevati e grazie ai venti che verranno nei prossimi giorni ci sarà un rimescolamento, per questo ci attendiamo che i valori calino ugualmente”, spiega Nisi. “I valori non andranno a zero, una certa presenza rimarrà. È un evento piuttosto raro, le polveri solitamente arrivano con delle precipitazioni ma questa volta sono arrivate da una corrente d’aria secca e le condizioni non permettono di spazzare vie le polveri”. Dal 2002 che si misurano le polveri sahariane si constata che ci siano dai 10 ai 35 eventi sulla Svizzera ogni anno: “Quest’anno si sono registrati sono due eventi forti ravvicinati con apporti abbondanti, è estremamente raro”.
Previsioni dei prossimi giorni
Domani sarà una mattinata con banchi di nuvolosità bassa che si dissolveranno nel corso della giornata. Lunedì sarà una giornata piuttosto mite ma da martedì torneranno il sole e il “caldo” con temperature fino a 16 gradi.
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