
Il Gruppo PS e cofirmatari hanno presentato oggi una mozione per introdurre a Locarno "un impegno concreto per la parità di genere" aderendo alla “Carta europea per l’uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini nella vita locale” e stanziando un credito per elaborare il bilancio di genere (la valutazione dell'impatto delle politiche attraverso l'individuazione di aree sensibili al genere, allo scopo di promuovere l'uguaglianza di opportunità tra uomini e donne).
Questo atto, spiegano i firmatari, prende spunto dall’esempio di Sorengo, che ha adottato questa carta secondo cui "la rappresentanza di genere viene assunta in qualità di elemento unificante ed essenziale, in un contesto in cui la questione della cittadinanza femminile non è meramente quantitativa o formale, bensì sostanziale per la qualità del profilo progettuale di una società".
"Come a livello nazionale, anche in Ticino la persistenza di discriminazioni e disparità è una realtà - si legge nel testo dela mozione - La pubblicazione “Le cifre della parità. Un quadro statistico delle pari opportunità fra i sessi in Ticino” (2014), mette concretamente in evidenza le disparità tra uomini e donne, a cominciare dalla sfera professionale: a parità di qualifiche e di lavoro svolto, nel 2010 le donne impiegate nel settore privato guadagnavano il 12.8% in meno dei loro colleghi uomini".
"Lo studio ricorda chiaramente che le donne accedono più difficilmente ai posti di responsabilità e si concentrano in alcuni settori professionali meno valorizzati in termini salariali", evidenziano i firtmatari, secondo cui in Ticino vi è una "persistenza di disuguaglianze che violano la Costituzione e la Legge federale sulla parità tra i sessi (Lpar)", attualmente al centro di una revisione.
"Se Sorengo ha compiuto il passo di introdurre il bilancio di genere, anche Locarno può e deve fare la sua parte. Da un primo sguardo, già solo nel panorama politico cittadino, appare evidente come nel nostro Comune la parità nella rappresentanza politica sia lontana: nessuna donna nell’Esecutivo, 11 consigliere comunali su 40 nel Legislativo. Tematizzare e discutere la questione, dare un’indicazione politica chiara e fare un gesto concreto a favore la parità di genere, sono dei piccoli ma importanti passi verso l’adempimento di un principio iscritto nella Costituzione, ma ancora molto lontano nella prassi".
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