
Lo scorso inverno gli ospedali elvetici sono andati in allarme a causa del virus respiratorio sinciziale (RSV). Ora il virus può essere combattuto con un’arma in più: Swissmedic ha omologato lo scorso giovedì il farmaco Beyfortus, che funziona come un vaccino riducendo la possibilità di complicanze. Una notizia che viene ben accolta dal pediatra Paolo Peduzzi: "Un vaccino può aiutarci ad avere meno bambini in ospedale e affrontare i momenti critici, come gennaio e febbraio, con più tranquillità".
Il virus nei bambini
Se il virus non pone particolari problemi agli adulti, nei bambini piccoli può creare complicanze. “Per noi adulti è un virus banale, simile al raffreddore. Nel bambino piccolo può provocare delle sintomatiche molto gravi fino all'arresto cardiocircolatorio. È una malattia caratteristica di questa stagione. Cosa possiamo fare? Possiamo monitorarlo ed essere sicuri che il bambino non abbia grossi problemi di desaturazione, ossia che non riesca più a respirare a sufficienza, e dargli ossigeno”.
La situazione rispetto all’anno scorso
L’RSV aveva creato parecchi allarmi l’anno scorso, portando diversi ospedali a cercare di trasferire pazienti per la mancanza di posti letto, soprattutto Oltralpe. Quest’anno ci sono sempre Covid, Rsv e altri problemi, ma la situazione non è paragonabile all’inverno scorso, rileva Peduzzi. "L'anno scorso è stato drammatico e particolarmente difficile. Non c'era solo l'Rsv. Tutto quello che il bambino poteva presentare nel periodo invernale era molto più veemente, frequente e grave. L'anno scorso abbiamo avuto un peggioramento netto di tutte le sintomatiche, dall'angina alle otiti, dalle bronchiti alle bronchioliti".