
Si chiama lo Scudo di Stabio e prende il nome da un prezioso reperto archeologico, uno scudo longobardo. Si tratta di un edificio residenziale che rispetta gli standard di edilizia sostenibile. Lo scopo è coniugare un modo di abitare flessibile ed eco-sostenibile alla scoperta della natura e della cultura del territorio che lo ospita. “Per me si tratta di cercare di aiutare il più possibile il processo di rigenerazione di un patrimonio che è unico e che è il nostro pianeta”, spiega l’architetto Giuseppe Rossi ai microfoni di Ticinonews.
Le certificazioni
È il primo edificio residenziale in Ticino che otterrà la nuova certificazione SNBS, ovvero Standard Costruzione Sostenibile Svizzera. È stato inoltre tra i finalisti del Simposio degli Active House Awards 2022 nei Paesi Bassi. Un bel riconoscimento, perché se di edifici residenziali è pieno il Cantone, questo in via Gaggiolo a Stabio è unico e rispetta i massimi criteri in materia di sostenibilità: dalla riduzione dell’energia “grigia” prodotta nella costruzione alle scelte tecnologiche di gestione della struttura, dall’efficienza
energetica alla produzione di energia rinnovabile, sino alla piantumazione di essenze vegetali in equilibrio con l’ecosistema.
I materiali
L’edificio è realizzato in sughero e vi sono incastonate delle tessere vitree fotovoltaiche. Un giardino posto sul tetto favorisce invece il ripristino della biodiversità del territorio. Per garantire la riduzione dei consumi energetici, l’intero edificio utilizza un sistema di
riscaldamento basato su due termopompe alimentate ad acqua di falda. Per il raffrescamento dell’edificio si utilizza la naturale temperatura dell’acqua di falda attraverso uno scambiatore di calore, riducendo al minimo l’utilizzo delle termopompe. Infine il pavimento degli appartamenti i è dotato di un sistema di riscaldamento radiante utilizzato anche per il raffrescamento, in modo combinato con il ventilconvettore. Un sistema di ventilazione meccanica, dotato di filtri, consente un ricambio igienico dell’aria con recupero di calore
L’apertura
La residenza sarà fruibile dal primo di giugno per soggiorni a partire da due settimane, 22 appartamenti totali e tante aree comuni per svago e riunioni. La parola d’ordine del promotore Luca Bolzani è innovazione.
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