
Si prospetta un 2022 molto intenso per il Ps. Nell’anno in cui ricorre il centenario della presenza socialista in Consiglio di Stato, la sfida principale riguarda sicuramente l’inizio della campagna per le elezioni cantonali e federali del 2023.
Una lista diversificata
Durante il comitato cantonale di ieri sera, aperto dal discorso della copresidente Laura Riget, il partito ha presentato la Commissione elettorale incaricata di incontrare potenziali candidate e candidati, elaborando una proposta di lista per il Consiglio di Stato e il Gran Consiglio, nonché, in un secondo momento, per il Consiglio nazionale e il seggio agli Stati. L’obiettivo, si legge in un comunicato, “è quello di proporre una lista forte e diversificata che tenga conto dell’intero mondo progressista, non unicamente legata alla politica partitica in senso stretto, ma aprendosi a candidature provenienti dagli ambienti sindacali o quelli associazionistici”.
Raccolta firme riuscita
Il comitato cantonale ha anche festeggiato la riuscita della raccolta firme per l’iniziativa per un salario minimo sociale: Ps, Pc, Pop, Verdi e il sindacato Uss hanno raccolto quasi 13’000 firme, di cui 9’000 sono attualmente già vidimate. “Un ottimo risultato non evidente, considerando la pandemia e le festività”. La consegna delle firme è prevista per il 7 febbraio.
Altri progetti
La serata si è quindi conclusa con la presentazione di diverse iniziative, progetti e referendum che verranno affrontati nel corso dell’anno, Tra questi si segnala la richiesta della Gioventù Socialista di mettere a disposizione gratuitamente nelle scuole del cantone prodotti per le mestruazioni, e argomenti d’attualità come la riforma Avs21 o l’iniziativa per un fondo per il clima per contrastare il cambiamento climatico e salvaguardare la biodiversità in Svizzera.
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